LBA Focus, dalla NBL a Venezia: dinamite Tucker e un nuovo balzo in carriera

(di Davide Colotti). Arriva dal campionato australiano l'ultimo colpo della Reyer Venezia: Rayjon Tucker, esterno americano classe 1997. La stagione 2022/23 è stata la prima fuori dagli States per la guardia di Charlotte, dopo tanta G League (oltre 21 punti di media in 3 campionati) e 50 partite NBA all'attivo tra Utah (career high di 18 punti contro gli Spurs nella bolla di Orlando), Philadelphia, Denver e Milwaukee, inclusi i playoff.
Esterno razzente, penetratore impavido e schiacciatore spettacolare, con 18,07 punti di media Tucker si è rivelato il quinto miglior scorer della NBL australiana (sesto considerando la breve parentesi di Craig Randall), secondo tra gli esordienti nel campionato dietro Barry Brown, nonché il più giovane nella top 10.

Come gioca Tucker? È interessante considerare il modo in cui è stato impiegato da coach Dean Vickerman nello scacchiere di Melbourne. In starting five 24 volte su 28 a quasi 29 minuti di media sul parquet, Tucker è sempre partito in quintetto a fianco di un playmaker puro (Xavier Rathan-Mayes o Shea Ili) e di una guardia tiratrice tradizionale (l'ex torinese Chris Goulding), in un sistema che non prevedeva l'impiego di un'ala piccola di ruolo. A completare l'assetto uno stretch four (il decano Barlow, o uno fra i giovani Peatling e Okwera) e un centrone interno come Isaac Humphries, che si è alternato con Marcus Lee, partito per Reggio Emilia una volta conclusa la NBL. 

Con Rathan o Ili a dirigere l'orchestra e Goulding sistemato dietro l'arco coi piedi a posto, Tucker è stato il vero e proprio jolly offensivo di Melbourne. Il 59, questo il numero sulla sua canotta, ha fatto dei coast-to-coast da centometrista il suo marchio di fabbrica, cosiccome ha sfidato le difese penetrando contro avversari di ogni statura e tonnellaggio. Più che buona la sua mira da oltre l'arco, con un 38% che rappresenta il suo secondo miglior rendimento in carriera da professionista.
Tutte le possibilità offensive di Tucker al suo meglio, incluse quelle di finalizzatore di alley-oop, sono probabilmente racchiuse nel suo show da 33 punti nel derby contro i South East Melbourne Phoenix (gli highlights in fondo all'articolo), primo dei suoi quattro trentelli stagionali e suo career high in NBL.

Notevole è stata anche la propensione a rimbalzo di Tucker, che ha chiuso la stagione a oltre 6 di media, incluse 5 doppie doppie (di cui 3 consecutive). Dove c'è Tucker c'è spettacolo, e le sue azioni difensive più memorabili non possono che essere energiche stoppate.

I margini di miglioramento nella difesa sull'uomo da parte di un atleta così istintivo sono decisamente ampi. Se non altro, il fluido sistema Melbourne lo ha visto misurarsi su attaccanti di diversa tipologia, dalle più sguscianti point guard alle più pesanti combo-forward.

La prima stagione overseas di Tucker si è chiusa con un'amarezza: la post-season è mancata di un soffio a Melbourne nonostante una rimonta da 9 vittorie nelle ultime 11 gare, durante le quali Tucker ha elevato la propria produzione offensiva a 21,9 punti di media.

Fuori dagli Stati Uniti, la NBL australiana è il campionato più simile alla NBA per ciò che concerne il ritmo, la velocità, il numero di possessi a partita. Ne risultano spesso incontri ad alto punteggio, e protagonisti offensivi con licenza di prendersi una considerevole mole di tiri. La prima esperienza europea di Tucker si prospetta senz'altro come una nuova e diversa sfida in un basket più corale e più ragionato.