NBA Draft - Kyle Filipowski: lavaggio del cervello e manipolazione del draft?

NBA Draft - Kyle Filipowski: lavaggio del cervello e manipolazione del draft?

Probabilmente il più grande shock del Draft NBA 2024 è stato Kyle Filipowski di Duke. Uno dei prospetti più interessanti è scivolato al secondo turno. E sono partite le segnalazioni alla dirigenza della NBA per una possibile manipolazione del ragazzo da parte della sua fidanzata Caitlin Hutchison, che è molto più grande di lui, di sei anni: classe 2003 e classe 1997 rispettivamente. 

La relazione di Hutchison con il 20enne Filipowski è stata ritenuta piuttosto problematica. La loro relazione sarebbe iniziata quando il centro, nato il 7 novembre 2003, era ancora al liceo. Si dice che la Hutchison abbia partecipato al ballo di fine anno del liceo di Filipowski dopo aver completato il suo MBA, il che ha sollevato sopracciglia. Ciò che poi ha causato ancora più preoccupazione sono state le affermazioni fatte da due account su X che affermavano di essere di suo fratello e sua madre.

La famiglia di Filipowski ha affermato che gli è stato fatto il lavaggio del cervello dalla sua fidanzata di 26 anni e dalla "cultura mormone". Queste erano alcune accuse gravi e sarà interessante vedere se Kyle risponderà ad esse ad un certo punto. Filipowski è stato scelto dagli Utah Jazz con il pick #32. La cosa ha sollevato altri dubbi sull'accusa di lavaggio del cervello "mormone". E lo Utah è lo stato mormone.

A Steven Schwartz, Vice President of Basketball Strategy dei Jazz, è stato chiesto delle voci che giravano sul rookie e ha dichiarato che erano a loro agio con tutto. "Facciamo un background approfondito su tutti i prospetti... Siamo più che felici che Kyle si unisca ai Jazz e siamo a nostro agio con tutto ciò che sta accadendo. Siamo davvero entusiasti di chi è come persona, quindi non siamo affatto preoccupati per questo".

Invece questa connessione potrebbe alimentare teorie del complotto che suggeriscono che le sue scelte personali e l'esito del draft siano stati influenzati da pressioni esterne o fattori culturali unici dello Utah. Indipendentemente dal fatto che questi sospetti siano fondati sulla realtà o meno, la sola percezione di una tale cospirazione potrebbe essere dannosa per la NBA. La situazione è estremamente complessa e la Lega potrebbe subirne un danno incalcolabile.