A2 F - Alpo Basket, Virginia Galbiati si presenta

A due settimane dal suo arrivo ad Alpo, Virginia Galbiati si presenta: «Ho scelto l'Ecodent Point Alpo perché a me piace giocare per qualcosa di importante, mi piace vincere, mi piace avere una motivazione di base molto alta. La mia nuova società rispecchia queste mie esigenze e l'accordo è stato velocissimo perché loro stavano cercando una guardia con le mie caratteristiche, più o meno». Cosa ti ha chiesto la società? «Di dare una mano, la squadra è molto buona dato che è prima in classifica: sono stata accolta molto bene e il mio inserimento in squadra sta procedendo al meglio, anche perché tutte vogliamo raggiungere il medesimo obiettivo e andremo sempre in campo a lottare per cercare di raggiungerlo».
Che giocatrice sei, cosa ti piace fare in campo? «Sono sostanzialmente un'attaccante: mi piace tirare, mi piace segnare, mi piace penetrare e anche servire le compagne, soprattutto nei giochi a due. La difesa non è la mia caratteristica top, però ci lavoro». Sei tornata a giocare in un campionato che hai già vinto e di cui sei stata anche l'MVP: non lo vivi come un declassamento? «Assolutamente no, mi è capitata questa occasione: il mercato di A1 è chiuso dopo il fallimento di Napoli e ho avuto la grande fortuna di arrivare qui, dato che le alternative erano squadre di medio-bassa classifica di A2». E magari anche di rimanerci, qui ad Alpo: «Sono qui da talmente poco che non posso fare previsioni: tutti mi hanno detto che qui si sta molto bene e posso già dire in questi primi giorni che è la verità. Spero di rimanerci il più a lungo possibile: detto ciò, ci viviamo questa stagione e vedremo come andrà a finire...».
Parlaci un po' di te e di come hai iniziato a giocare: «Sono nata cestisticamente a Biassono, dove dai 13 anni in poi ho disputato 5 campionati di A2; a 19 anni mi sono spostata a Ragusa dove ho giocato 3 anni, il primo in A2 con promozione e poi due in A1 dove abbiamo raggiunto due finali scudetto, entrambe perse, e poi sono tornata in A2 a Broni». E infine l'avventura al Geas: «Sì, sono rientrata a Milano perché volevo laurearmi e gli ultimi tre anni della mia carriera cestistica li ho dedicati a finire l'università. L'anno scorso mi sono laureata in fisioterapia, così da questo punto di vista sono coperta! I tre anni al Geas sono stati belli, molto belli e intensi e adesso sono qui per rimettermi in gioco con un'altra maglia».