Pesante nota del Panathinaikos, che accusa EuroLeague di favorire il Maccabi per motivi politici
Pesante accuse da parte del Panathinaikos la mattina dopo la prima gara della serie playoff di EuroLeague contro il Maccabi Tel Aviv che ha visto gli israeliani vincere a Oaka nel finale. Una sconfitta che non è stata accettata da nessuno: da Ergin Ataman, che ha annunciato che lascerà il club nel caso in cui non arrivassero alle Final Four, né tantomeno dalla società di Dimitris Giannakopoulos che ha pubblicato un durissimo comunicato stampa nel quale accusa EuroLeague di favorire il Maccabi per motivi politici.
"Purtroppo, ancora una volta, arrivati al punto più critico della stagione in Eurolega e dopo aver fatto una grande fatica come Panathinaikos per tornare sui gradini più alti, abbiamo assistito ad una "operazione cruda" presa dal ricordo dei "massacri" subiti nei giorni di Jordi Bertomeu (ex CEO di EuroLeague ndr).
Non vogliamo credere che le cose tragiche che stanno accadendo in tutto il mondo e che ci rattristano tutti (in Russia, Ucraina, Palestina e Israele) possano influenzare il basket professionistico.
Purtroppo, però, gli errori lampanti di ieri non ci permettono di pensare ad un altro motivo.
Il campo sportivo non dovrebbe mai essere utilizzato per curare ferite e situazioni che le persone attraversano ed è un dato di fatto che il basket debba sempre stare lontano da tutto questo.
Il Panathinaikos ha dimostrato, non solo quest'anno ma anche storicamente, quanto ami il basket e operi pensando al progresso di questo sport. Ha anche dimostrato che quando gioca con il sudore dei suoi atleti, con le emozioni dei suoi milioni di tifosi, con i soldi che investe e con l'enorme sforzo che mette in campo, si rialza, batte i pugni sul tavolo e combatte fino alla fine in modo giustificato senza considerare le conseguenze.
Il Panathinaikos ha 116 anni di storia, forse più di alcuni Stati. Infine, mostrate il dovuto rispetto e smettete di sottovalutare il prodotto."