Camilla Valerio guasta a ragione la retorica della "Giornata contro la violenza sulle donne"

Camilla Valerio guasta a ragione la retorica della "Giornata contro la violenza sulle donne"

Camilla Valerio, guardia bolzanina alla sesta stagione consecutiva con la Salerno Basket '92 ha pubblicato una storia sui social in cui ha preso una durissima posizione, che condividiamo al 100%, su quanto accaduto prima e durante la partita di campionato di serie A contro la Virtus Benevento, che non ha bisogno di alcun commento da parte nostra ma solo di essere rilanciata e messa all'attenzione di tutti. Suona beffarda la coincidenza che è tutto avvenuto la sera prima della "Giornata contro la violenza sulle donne"... che rimane un esercizio di retorica e di buona volontà se non viene accompagnata quotidianamente da gesti e azioni concrete volte a realizzare il rispetto, la parità e la civiltà che ci beiamo tutti i giorni di avere come parte fondamentale della nostra cultura.

"Ci riempiamo la bocca di discorsi sui diritti delle donne, sulla fine del patriarcato e bla bla bla ma il basket femminile, lo sport femminile è ai minimi storici. Oggi siamo rimaste fuori dalla palestra e dagli spogliatoi a prendere freddo (entrando in campo in vergognoso ritardo) per una partita in cui abbiamo anche dovuto disegnarci un segno rosso sul viso nonostante se guardiamo la realtà in faccia quello che viviamo è che veniamo giornalmente e continuamente screditate, trattate come pezze da piedi, come se non fossimo qui per lavorare, come se in questa palestra non avessimo vinto campionati, buttato sudore, superato ostacoli e portato alto il nome di sta cazzo di città. Mentre vediamo giocatori solo perché uomini essere trattati da eroi, con tutti i riguardi del caso oltre al fatto che vengono pagati 7 volte più di noi mentre giocano una lega inferiore alla nostra...
Oggi la squadra avversaria ha giocato con un allenatore che o le denigrava o stava in silenzio senza dire una parola. Quando si sono fatte male si sono curate da sole perché non avevano neanche un/ una fisioterapista, qualcuno che le facesse una fasciatura, che le dicesse "stai bene, puoi giocare"
@legabasketfemminile - @italbasket è tutto apposto? è così che promuoviamo la pallacanestro femminile? Forse invece del segno rosso sul volto servirebbe prendere coscienza del modo schifoso, irrispettoso, denigrante in cui continuiamo a venire trattate da ogni parte la guardiamo e iniziassimo ad INVESTIRE, mettere i soldi in questo ecosistema per cambiare la mentalità per raggiungere il rispetto che meritiamo, per guadagnare i soldi che ci spettano e per venire trattate come delle PROFESSIONISTE..."