EC Women - Il finale condanna La Molisana Campobasso contro lo Spar Girona
Lotta alla pari con una delle grandi favorite per l’EuroCup, ma deve cedere al termine nell’andata dei sedicesimi di finale di EuroCup La Molisana Magnolia Campobasso che fa vivere una serata magica ai propri supporter all’Arena, ma sul finale viene beffata dalle proprie avversarie. Eppure le rossoblù hanno dimostrato un carattere unico risalendo da un avvio alterno, prendendo un margine in doppia cifra e poi finendo con l’andare un po’ in apnea sul finale.
RESILIENZA ROSSOBLÙ L’avvio dei #fioridacciaio è particolarmente diesel con Girona che arriva a prendere anche dieci lunghezze di margine (2-12). Ma è proprio quando sembra toccare il fondo che l’imbarcazione rossoblù prende a veleggiare con forza. Un primo parziale di 4-0 fa dimezzare il gap, poi arriva il momento delle triple di Scalia che riporta sotto i #fioridacciaio. Meldere fa -2, poi però le catalane chiudono il periodo sul +4 (14-18).
OPERAZIONE SORPASSO Incoraggiate dai propri sostenitori, le rossoblù sotto di due possessi pieni (14-20), si riportano sotto con le triple di Scalia e Meldere. È la stessa lettone, poi, ad impattare a 25. Le catalane scrivono un break di 6-0, ma le campobassane sanno come rispondere e – con un parziale di 7-0 chiuso da un appoggio a fil di sirena della polacca Zięmborska – operano il sorpasso e sono avanti di una lunghezza all’intervallo lungo.
GRANDE SOSTANZA L’onda lunga della serata magica delle rossoblù prosegue in avvio di terzo periodo con un 8-0, che costringe il tecnico delle catalane a chiedere time-out sul +9 campobassano (40-31). La tripla di Scalia manda in visibilio l’Arena ed aumenta lo scarto (parziale complessivo di 18-0) sul 43-31. Stavolta sono le ospiti ad uscire fuori con uno scossone all’insegna di un 7-0, che coach Sabatelli prova ad interrompere con un time-out. Il rientro riserva la tripla di Madera, poi canestri su di un fronte e sull’altro con Meldere in transizione che regala una nuova doppia cifra di margine (54-44). Ancora una tripla di Scalia manda in confusione le ospiti (57-46). Va a segno poi Zięmborska con tre possessi pieni di vantaggio per le campobassane al 30’ (59-50).
DISAPPUNTO FINALE Girona si riavvicina a meno cinque, ma le rossoblù fermano l’emorragia con Meldere. Poi Zięmborska con un gioco da tre punti riporta le rossoblù sul +8 (64-56). Un tecnico a coach Sabatelli ed un antisportivo a Zięmborska in rapida successione potrebbero far vacillare le certezze delle magnolie, che fanno vedere nuovamente la loro tempra, tenendo fede all’etichetta di ‘fiori d’acciaio’, riprendendo un margine di +7 sul 69-62. Il finale è all’insegna della grande tensione con le ospiti che si riportano a due sole lunghezze di distacco (71-69). Il 2/2 di Kunaiyi ai liberi allontana le catalane (73-69), che, con una tripla, arrivano a meno uno (73-72). Un’ulteriore bomba iberica vale il sorpasso oapite (73-75) e, con sei secondi ancora da giocare, coach Sabatelli chiama un ultimo time-out, ma l’ultima azione delle campobassane non è efficace, con le rossoblù che escono dal campo sì con una sconfitta, ma anche con gli applausi dei sostenitori dell’Arena.
PAROLA DI COACH Da parte sua, coach Mimmo Sabatelli, al termine della contesa, mostra tutta la sua fierezza per quanto fatto. «Dobbiamo essere contenti di quanto fatto – argomenta – purtroppo abbiamo pagato una minore esperienza in questi contesti rispetto a loro e delle rotazioni un po’ più corte. A risaltare deve essere l’orgoglio per questo match, perché abbiamo dato vita ad una notevole inversione di tendenza. Ora riposeremo un po’ e poi ci tufferemo sulla trasferta a Venezia e solo dopo penseremo al ritorno».
VETTE HIMALAIANE Per le rossoblù, domenica, per l’ultima d’andata ci sarà il confronto al Taliercio in casa dell’imbattuta capolista Reyer Venezia. Poi, giovedì prossimo, la trasferta a Girona in Catalogna per il ritorno dei sedicesimi con la necessità di un successo di tre punti per passare il turno. Con uno scarto a proprio favore di due lunghezze, infatti, si andrebbe all’overtime.
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO - SPAR GIRONA 73-75
(14-18, 32-31; 59-50)
CAMPOBASSO: Morrison 7 (2/6, 0/3), Scalia 20 (1/4, 6/9), Zięmborska 14 (5/7, 1/2), Madera 7 (2/3, 1/4), Kunaiyi 12 (2/6); Meldere 13 (5/6, 1/3), Trimboli (0/1), Giacchetti (0/2). Ne: Kacerik, Cerè, Grande e Bocchetti Ben. All.: Sabatelli.
GIRONA: Lundquist 9 (3/7, 1/1), Touré 12 (6/7, 2/5), Hristova 4 (2/6, 0/2), Bibby 22 (6/11, 2/4), Pierre-Louis 4 (2/3); Ygueravide 4 (1/1, 0/3), Jakubcova 4 (2/3, 0/2), Canella 10 (3/3, 1/1), Guerrero. Ne: Ribas. All.: Iniguez.
ARBITRI: Parlak (Turchia), Hordov (Croazia) e Krajnc (Slovenia).
NOTE: fallo tecnico al 32’20” (64-56) per Sabatelli (coach Campobasso). Fallo antisportivo al 32’22” (64-57) per Zięmborska (Campobasso). Tiri liberi: Campobasso 12/14; Girona 7/8. Rimbalzi: Campobasso 31 (Kunaiyi 9); Girona 30 (Bibby 7). Assist: Campobasso 14 (Trimboli e Morrison 5); Girona 19 (Canella 7). Progressione punteggio: 2-10 (5’), 25-25 (15’), 46-38 (25’), 66-62 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 12 (43-31); Girona 10 (2-12).
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La squadra allenata da coach Domenico Sabatelli ha chiuso il Girone L al secondo posto con un record di 4-2, proprio alle spalle della compagine spagnola con cui ha un conto in sospeso, visto il computo totale di 1-1 (74-66 per Girona, 97-90 per Campobasso) nella fase precedente.
La palla a due è fissata per le ore 20:30, e la diretta streaming è disponibile in fondo all'articolo.
La Molisana Campobasso vs Spar Girona 73-75, articolo a breve.
Il Girona ha chiuso con un record di 5-1 e si appresta ad affrontare una formazione già nota per poter accedere agli ottavi di finale. Il capo allenatore Roberto Iniguez confermerà un quintetto con Klara Lundquist a dettare i ritmi, la francese Mamignan Toure a prendersi responsabilità in fase di realizzazione insieme alla compagna di reparto Borislava Hristova; le lunghe Ivana Jakubcova e Chloe Bibby rimarranno sotto le plance per dare un doppio contributo alla squadra. Con la partenza di Maya Caldwell, la panchina offrirà l'esperienza di Sandra Ygueravide e il talento sui due lati del campo di Marta Canella; l'ala forte Carolina Guerrero garantirà energia al frontcourt, mentre le giovani Berta Ribas (2004) e Aina Cargol (2007) diventeranno pedine fondamentali a partita in corso.