NBA - Bronny ai Lakers: l'ultimo azzardo di Pelinka per rivincere il titolo

29.06.2024 07:39 di  Umberto De Santis   vedi letture
NBA - Bronny ai Lakers: l'ultimo azzardo di Pelinka per rivincere il titolo

Come ci si poteva aspettare fin dalla primavera quando alcuni mesi di stagione avevano comprovato che Bronny James, vittima di un problema cardiaco nel luglio 2023, era potenzialmente sano per proseguire nella carriera agonistica, il figlio di LeBron è stato scelto al draft 2024 dai Lakers con il pick #55 al termine di una sagace "campagna elettorale" orchestrata da Rich Paul. Occorreva togliere dalla testa della gente che il ragazzo fosse un "raccomandato" con i video che lo immortalavano in massacranti allenamenti alle cinque del mattino, raccontare che il papà non ci avrebbe messo bocca e che stava pensando a massimizzare esclusivamente i suoi interessi economici, e tante belle amenità. Rimane il fatto che i prospetti che hanno ottenuto dalle franchigie i contratti Two-way a margine della kermesse di New York hanno tutti statistiche migliori e probabilmente anche mezzi fisici migliori. La guardia Bronny era stato misurato come un 6 piedi-4 pollici (1,95 circa) nel roster della squadra della California meridionale, ma quelle ufficiali del draft lo riduce a 6 piedi, 1 1/2 pollici (circa 1,87). Questo lo rende uno dei giocatori più bassi della NBA, sperando che il suo atletismo e la sua capacità difensiva gli permettano di reggere il confronto con i virgulti che arrivano dalla Francia e oltre.

D'altra parte il cerino accesso in mano rimane a Rob Pelinka. LeBron avrà il figliolo in squadra con sè, il megacontratto che lo accompagnerà ai 42 anni, i costi che i Lakers dovranno affrontare per ritornare competitivi come nella bolla di Orlando del 2020 un problema non suo. Continuerà a condizionare la composizione del roster con desideri discutibili (e falliti) di avere compagni non compatibili come Russell Westbrook, con il vai e vieni di clienti del Klutch Sport che sono alla base degli insuccessi di Los Angeles dal 2021 in poi. Dimostrando, per una polemica che abbiano alzato da tempo, come l'essere bravi se non addirittura i migliori in un mestiere (giocatore) non vuol dire automaticamente esserlo in un altro se pur affine (coach o manager). Fino ad oggi lo scotto è stato scaricato sugli allenatori Frank Vogel e Darvin Ham, ma stavolta nessuno può mettere in discussione il fatto che è Pelinka ad aver fatto una scommessa su sè stesso. La mancanza di preparazione e di esperienza come allenatore di JJ Redick è nota a tutti, la franchigia sta cercando di mettergli un contorno di allenatori "veri" a supporto e lo scaricabarile non è più una opzione. All-In: se i Lakers vinceranno il titolo 2025 sarà un successo, altrimenti saranno macerie.