20 anni di Las Vegas Summer League: ma come è nata?

20 anni di Las Vegas Summer League: ma come è nata?

La Summer League di Las Vegas è un evento annuale che focalizza l'attenzione della NBA e del mondo intero ormai da 20 anni, in un crescendo di successo che l'ha portata, dalle prime edizioni con appena sei squadre e una media di un migliaio di spettatori, alla aprtecipazione di tutte e 30 le franchigie, punte di 12.000 spettatori e una copertura televisiva che fa invidia al mondo intero. Per diversi giorni, osservatori e scout consumano i corridoi e le tribune del Thomas & Mack Center e del Cox Pavilion per osservare i giocatori del futuro.

L'idea di una Summer League a Las Vegas era nata alla fine degli anni '90 per opera dell'agente Warren LeGarie. E' convinto che sia il luogo perfetto, dato che la città ospitava già tornei estivi per gli studenti delle scuole superiori. La storia l'ha raccontata a The Athletic: "Las Vegas era diventata un posto da non perdere. Era un'opportunità per migliorare in campo e, allo stesso tempo, fuori dal campo, potevamo godere di una grande serata. Gli allenatori pensavano che un campionato estivo qui non sarebbe stata una cattiva idea."

Il primo contatto con la NBA, nella persona del vice-presidente Rod Thorn, è negativo. Questi spegne ogni possibilità perché secondo lui, con la sua vita notturna, Las Vegas è una città pericolosa. Insieme al suo socio Albert Hall LeGarie decide di riprovarci qualche anno dopo, nel 2003. L'interlocutore, questa volta, si chiama Adam Silver... Anche la città sta cambiando: golf, ristoranti, vita ricreativa per le famiglie, non è soltanto casinò. E poi si arrivava in aereo facilmente da qualsiasi città degli USA.

Anche per gli allenatori, questo evento di più giorni con giocatori giovani o giocatori di recente arruolamento porta un netto vantaggio. I vecchi campionati estivi duravano solo pochi giorni, tra i tre e i cinque. L'organizzazione per gli allenatori e gli scout era quindi costosa, in proporzione al poco tempo trascorso con i giocatori. Infine, dal punto di vista economico, questa effervescenza è una manna per la città poiché la Summer League porterebbe circa 50 milioni di dollari a Las Vegas.

E l'idea della franchigia numero 31? "Ci stimola", dice Albert Hall a The Athletic. "In un certo senso, abbiamo costruito questo evento come se fosse una squadra in più. Abbiamo preparato un po' il terreno. Las Vegas ha dimostrato di essere più di una città del gioco d'azzardo. È una piccola città ma è cresciuta molto. Se siamo stati in grado di svolgere un ruolo importante all'inizio, se siamo stati in grado di aiutare questo processo, è fantastico."