A2 - Vigevano, Pansa: «I ragazzi hanno bisogno di fiducia, dobbiamo rimanere uniti»

A2 - Vigevano, Pansa: «I ragazzi hanno bisogno di fiducia, dobbiamo rimanere uniti»
© foto di Vigevano 1955

In casa Elachem Vigevano il commento di Lorenzo Pansa al termine della partita contro Orzinuovi. "Abbiamo giocato una partita dura, come dovevamo al nostro pubblico e al nostro club dopo lo scempio di sabato scorso, credo lo abbiamo fatto. E' diventata una partita davvero ruvida, abbiamo vinto a rimbalzo contro una squadra che ci era superiore fisicamente e questo dimostra l'impegno che ci hanno messo i ragazzi. Tecnicamente siamo stati bravi per lunghi tratti ella partita a pizzicare i vantaggi che Orzinuovi ci lasciava in attacco, salvo poi rifiutare una marea di tiri aperti, figli della sfiducia che hanno poi portato a perdere palloni. La poca fiducia ci ha fatto sbagliare tanti riti dentro l'area e passaggi facili. In difesa abbiamo fatto del nostro meglio, Williams ha segnato 16 punti ma posso dire nulla alla squadra e tenuto Simmons a 3 punti, lì abbiamo fatto il nostro. E' chiaro che quando piove sul bagnato, contano anche gli episodi.

Quel fallo a fine quarto nel primo tempo non commesso nostro con relativa bomba di tabella sulla sirena alla fine ha avuto il loro peso. Io con grande amarezza non ho nulla da rimproverare ai ragazzi, la cosa peggiore che possiamo fare è perdere fiducia, perché se arriviamo con grande sforzo a giocare punto a punto contro questo tipo di avversarie, possiamo farcela, ma abbiamo bisogno di un livello di fiducia diverso, da un punto di vista tecnico sia in attacco che in difesa siamo miglioratissimi, escluso lo scempio contro Nardò. Adesso è solo una questione mentale. A Nardò a fine partita ho detto che avevamo fatto un disastro e dovevamo vergognarci, ma era stata una partita nata e finita peggio. Non c'è stato alcun contrasto né tra me e i giocatori, né tra me e nessun altro. Non ho gettato alcuna spugna, una volta ho dato le dimissioni (dopo la partita di Verona, ndr), non le rassegno una seconda volta, soprattutto adesso con una squadra con cui ho una relazione eccellente, perché credo che metterei in difficoltà tutti. Se poi la società decidesse di cambiare guida, rispetterò la decisione e ringrazierò perché fa parte del gioco delle parti. Il discorso degli allenamenti a porte chiuse viene fuori perché qualcuno ha detto che c'era stata una discussione fra me e Stefanini nel corso di un allenamento e non è stato assolutamente così, poi viene un signore a vedere 20' di allenamento in tutta la stagione e capisce tutti i nostri problemi e li spiega a chiunque, lo vorrei nello staff tecnico...Poi arriva questa cosa che ho litigato con la squadra, che ho dato le dimissioni. Queste sono tutte c.....e, siccome abbiamo già una discreta quantità di problemi e dobbiamo tutti remare nella stessa direzione, quasi certamente in direzione playout, ci piacerebbe arrivare con un po' più di vento in poppa e morale, che è ciò che proverò a fare.

Se fosse così, oggi sarebbe bastato levarsi e andare dal presidente a lamentarsi dell'allenatore, invece ho visto i ragazzi lottato al massimo, poi ci stanno gli errori. Io ho allenato una squadra che mi giocava contro, con un giocatore acquistato che dal giorno zero voleva il suo allenatore, ma qui non c'è nessuna che rema in direzione diversa, chi mette in giro queste voci attaccandosi alla passione per la maglia, in realtà sta facendo dei danni incredibili. Stefanini dopo Cividale disse che dovevamo aprire una serie, poi sono arrivate due sconfitte che hanno minato la nostra sicurezza. Poi l'ambiente non ci sta aiutando, anche se le principali colpe sono nostre. Quest'anno abbiamo bucato le partite contro Verona, Nardò e Cremona in trasferta, sono altre le partite per cui sono arrabbiato per come abbiamo perduto contro Forlì, per la gestione del vantaggio a Udine, potevamo fare meglio anche contro Cento. Per il resto ho visto una squadra che combatte e onora la maglia, con limiti partendo dall'allenatore, che sta provando a fare del suo meglio. Sta diventando tutto pesante e il mio lavoro tecnico è finito, adesso devo riuscire a sostenere questi giocatori, non so se ci riuscirò, qui ci vuole che remiamo tutti nella stessa direzione, spero che il pubblico ci segua. Invece adesso non stacchiamo perché domani siamo già a dovere pensare a Milano che arriva sabato, e nella testa dei ragazzi dobbiamo levarci le scorie e mettere la testa su un'altra partita contro un'avversaria forte. Forse siamo stati poco chiari nel fare comprendere il livello di questo campionato che è molto alto".