A2 - Rivierabanca Rimini: alla scoperta della Libertas Livorno
Non c’è tempo per riposare in casa Rivierabanca Rimini: superata con una prova convincente la Sella Cento, la squadra di Dell’Agnello tornerà, infatti, in campo già domani. Nel mercoledì sera del Flaminio (palla a due alle 20:30) i biancorossi affronteranno la Libertas Livorno che, nella sfida del PalaMacchia, fece sudare la squadra romagnola. Il finale dell’andata (74-78 per Rimini) premiò infatti la Rivierabanca, ma dimostrò anche le qualità dei labronici, coriacei e capaci di raccogliere scalpi importanti (a partire dall’ultima vittoria, nel diciottesimo turno, contro Milano); le ultime due uscite della squadra di Marco Andreazza, però, non sono state fortunate, con due sconfitte di misura ad opera di Brindisi (80-75) e Vigevano (62-64). Le statistiche, poi, raccontano di una Libertas che ama i punteggi bassi: terzultimo attacco del campionato (meno di 74 punti di media), gli amaranto sono però una buona difesa (con poco più di 75 punti incassati ad uscita).
La coppia di guardie a disposizione di coach Andreazza è tra le più temibili del campionato: il playmaker è Quinton Hooker, che oltre a realizzare 14 punti di media con ottime percentuali (48% da due, 34% da tre) è in grado di raccogliere quasi 6 rimbalzi e smazzare poco meno di 4 assist a partita; al suo fianco c’è Adrian Banks, top scorer dei toscani con oltre 16 punti ad allacciata di scarpe (51/32/88) ed altro giocatore a tutto tondo (quasi 5 rimbalzi e più di 3 assist). Entrambi gli USA della Libertas sono giocatori dal grande potenziale offensivo, capaci di segnare tanto in area quanto dall’arco, creando per sé e per i compagni. Negli spot di ala giocano il giovane Gregorio Allinei, classe 2004, che ha già dimostrato di essere un giocatore di grandissima energia ed un pericoloso tiratore (5,4 punti di media con il 33% dai 6,75), e l’esperto Nazzareno Italiano, che contribuisce con quasi 10 punti e 4 rimbalzi di media, buone percentuali (49% da due, 35% da tre) e la capacità di contribuire anche lontano dai tabellini grazie ad un’indole da lottatore che lo rende quasi sempre l’ultimo a mollare in ogni partita. Al centro un autentico veterano del campionato come Tommaso Fantoni, che all’alba dei 40 anni riesce ad essere ancora un giocatore importante sotto le plance (8,1 punti e 5,8 rimbalzi) oltre che nello spogliatoio.
Il regista della panchina toscana è Andrea Bargnesi, playmaker tascabile (182 cm) pericoloso dall’arco (2,9 punti a partita ma oltre il 40% dalla lunga distanza ed una certa attitudine ai canestri sulla sirena, specie dalla sua metà campo), mentre il sesto uomo di lusso è la guardia Ariel Filloy, un passato anche a Rimini, veterano di A1, A2 ed ex Nazionale italiana. L’italoargentino è molto abile sia con la palla in mano che in uscita dai blocchi, come testimoniato dalle quasi sei triple tentate a partita (e realizzate con un ottimo 36%) che gli fruttano poco meno di 9 punti ad uscita, a cui aggiunge anche oltre 3 rimbalzi e 2 assist. Nel reparto esterni, poi, sta trovando spazio anche Luca Tozzi, ala di due metri esatti, che funge da giocatore di complemento. Il pacchetto dei lunghi, invece, si chiude con l’esperienza di Francesco Fratto (3,7 punti e 3,5 rimbalzi) e la freschezza di Dorin Buca (4,3 punti e 4,1 rimbalzi): se il primo è un giocatore undersize (199 cm nello spot di quattro) capace comunque di essere efficace dentro il pitturato e di un tiro dall’arco da non battezzare, i 216 cm del secondo lo rendono un giocatore esclusivamente interno (61%) che impatta anche in difesa, rendendo difficile qualsiasi tiro al di sopra delle sue lunghe braccia.
Gli uomini di coach Andreazza sono molto pericolosi sia nelle situazioni di pick and roll roll che in campo aperto, in particolare con Hooker, giocatore che ama spingere in contropiede e trovare soluzioni nei primi secondi dell’azione; anche i blocchi portati dai lunghi sono un aspetto tattico importante del gioco labronico, con Filloy e Banks primi a sfruttarli per crearsi tiri facili dall’arco. La Libertas è quindi in grado di crearsi degli importanti break positivi grazie alla capacità dei suoi elementi di segnare tanti punti consecutivamente.
Il primo obiettivo della difesa riminese sarà quindi quello di limitare le bocche da fuoco ospiti, cercando di impedir loro di trovare dei facili parziali: per farlo, sarà fondamentale mettere pressione sugli avversari non solo quando hanno la palla in mano, ma ancor prima che la ricevano. Nella sua metà campo, potendo contare su lunghi abbastanza pressanti dal punto di vista fisico, i toscani tendono a spingere l’attacco avversario dentro l’area, cercando di chiudere la via del canestro e di fare densità nel pitturato.
L’attacco della Rivierabanca, quindi, dovrà essere equilibrato e attento a limitare il più possibile le palle perse, dando così vita ad una buona circolazione e facendo in modo che la difesa fisica di Livorno si apra e non possa restare concentrata solamente sul negare facili penetrazioni. Ai padroni di casa, quindi, sarà richiesto un attacco capace di alternare conclusioni interne ed esterne, cercando allo stesso tempo di controllare il ritmo della partita per evitare di regalare a Livorno quelle situazioni in campo aperto che la rendono estremamente pericolosa, soprattutto con le sue guardie americane.