C'è anche il salva-Petrucci nel pacchetto riforma della giustizia sportiva
Il governo intende dare un colpo di acceleratore sulla riforma della giustizia sportiva. Lo spunto arriva sull'onda del caso Juventus con lo scopo di mettere un freno ai cambiamenti della classifica a campionato in corso in base alle sentenze e ai ricorsi, comprese le inevitabili ricadute indirette sulle altre squadre del campionato, come si è visto nella stagione appena conclusa.
Così, nella bozza del decreto legge su Pubblica Amministrazione e Sport è prevista, con quasi un terzo della quarantina di articoli che lo compongono, una revisione delle norme e dei processi sportivi. Pensate per il calcio saranno ovviamente valide per tutte le altre discipline sportive, compresa la pallacanestro che viene in questi ultimi mesi dal caso Varese. Domani è atteso il passaggio in Consiglio dei ministri.
Fra le altre misure ci sono: modifiche sul trattamento fiscale delle plusvalenze, provvedimenti per le Olimpiadi Milano-Cortina, maggiori poteri per la Covisoc. Non solo, altre novità riguarderanno il riordino di deleghe e del limite dei mandati dei componenti degli organismi sportivi per superare la barriera di tre, scrive il Corriere della Sera.
Qualcosa che, per essere chiari, elimini il limite di mandati alla presidenza del CONI e delle federazioni affiliate, permettendo, ad esempio, la rielezione di Malagò allo scranno più alto e di Petrucci alla FIP oggi vietate. Andrea Abodi, ministro dello Sport: "C'è un problema di efficienza. Analizziamo per migliorare le norme, e quindi per far sì che i processi siano gestiti in modo trasparente, tempestivo, senza disturbare le competizioni."