Spagna - Sergio Scariolo "A Lille nessuno può vietarci di sognare Parigi"

Spagna - Sergio Scariolo "A Lille nessuno può vietarci di sognare Parigi"
© foto di Canu/Ciamillo

Tutto complotta contro la Spagna a queste Olimpiadi? Sergio Scariolo ne ha parlato in una intervista al sito as.com, sottolineando, tra i tanti argomenti trattati, due aspetti importanti: la lontananza dal Villaggio Olimpico, che toglie un po' il senso della partecipazione all'evento mondiale e l'inserimento nel "girone della morte" contro Australia, Grecia e Canada.

Esilio a Lille. "Vediamo, a livello sportivo tutto ciò che circonda l'evento sarà probabilmente più facile. La logistica, la formazione... Ma per quanto riguarda la motivazione, fondamentale, non vivere i Giochi dal cuore olimpico, il principale Villaggio Olimpico, toglie un po' di poesia. L'ho vissuto tre volte; e so di cosa si tratta. Ma mi dispiace per coloro che sono ai loro primi Giochi. Ma nessuno può vietarci di sognare di entrare in quella Villa de Paris...

Due partite alle undici del mattino, un'altra alle 17:15. "Sottolineo, per scherzo, dico che se uno deve essere secondo, e in precedenza primo nel ranking mondiale per avere il girone della morte e giocare due partite alle undici del mattino, è davvero meglio essere quarto o quinto come è successo a chi è in gironi e orari anche più abbordabili. Alla fine, devi adattarti alla realtà e devi trovare un modo con i tuoi collaboratori, che hanno esperienza e conoscenza, in modo che fisiologicamente il giocatore si abitui a orari insoliti per poter addirittura prendere un vantaggio sull'avversario se siamo in grado di adattarci meglio a questo fatto insolito."

I Giochi sono diversi da un Eurobasket e da una Coppa del Mondo. "Ovviamente, ci sono delle differenze. Qui, letteralmente ogni canestro conta dalla prima partita. E la possibilità di avere due giorni tra una partita e l'altra ci permette di considerare il livello dei minuti e delle rotazioni quasi come se ci fosse una sola partita perché c'è spazio per il recupero. Nella Coppa del Mondo e nell'Eurobasket ci sono momenti di back to back. Ma la preparazione tattica non varia."