Venezia, Spahija: «Un avvio così non mi era mai capitato. Kabengele? Tornerà in NBA»

Venezia, Spahija: «Un avvio così non mi era mai capitato. Kabengele? Tornerà in NBA»
© foto di Ciamillo

Grazie alla vittoria di prestigio sul Trapani Shark che rasserena l'ambiente della Reyer Venezia, dopo diversi mesi di accentuata difficoltà per i ripetuti infortuni di giocatori e i continui adattamenti del roster, coach Neven Spahija ha fatto il punto sulla prima parte di stagione dell’Umana, che si era presentata ai nastri di partenza del campionato di serie A 2024-25 con molte novità e altrettante ambizioni, ma che rimane fuori dalle "magnifiche otto" che si giocheranno a febbraio la Coppa Italia. Le sue parole nell'intervista al Corriere dello Sport.

Rivoluzione azzoppata. “Alleno da tantissimi anni e un avvio di stagione così complicato, sinceramente non mi era mai capitato. In estate abbiamo perso due playmaker come Marco Spissu e Andrea De Nicolao. Dovevamo quindi dare un nuovo connotato alla squadra ma di mezzo ci si sono messi infortuni a ripetizione. Può succedere, certo, ma abbiamo faticato a darci un'identità precisa. Le scuse francamente non mi sono mai piaciute, sono spesso un alibi dei deboli. Serviva fare un passo deciso in avanti e d siamo riusciti coniugando una crescita nel gioco alle vittorie. Quella contro Trapani ha un grande valore perché ottenuta contro una delle formazioni più in forma. Una partita non basta certo a farci dichiarare guariti. La classifica è lì e ci ricorda che c'è tanta, tantissima strada da fare. Però i segnali sono più che buoni. Ora la crescita dovrà essere collettiva per cercare di dare veramente una svolta alla stagione”.

Spahija spende anche ottime parole per il suo centro Kabengele. “Parliamo di un ragazzo che, ne sono certo, presto tornerà dall'altra parte dell'oceano per giocare da protagonista. In ogni allenamento da sempre il 100 per cento, non ha i passaggi a vuoto che ogni tanto caratterizzano i giocatori di scuola americana. La pigrizia, in senso sportivo, non sa cosa sia. Ha tecnica, fisicità un buon tiro da 3. Insomma un giocatore completo che sta crescendo sempre di più a livello tattico”.

Il coach sa anche quale è una delle chiavi della squadra. “L’assenza di Davide Moretti per infortunio si è sentita. Con lui torniamo ad avere due ball handler, senza dover costringere a portar palla alcune delle nostre guardie. È intelligente, sa difendere. Un metronomo. Sarà essenziale per giocare una seconda parte di stagione che ci porti sempre più in alto”.