Trapani Shark, è scontro tra la curva e Antonini: «Sono profondamente deluso...»

Trapani Shark, è scontro tra la curva e Antonini: «Sono profondamente deluso...»
© foto di Ciamillo

È polemica tra ultras e il presidente Valerio Antonini dopo la partita tra Trapani Shark Openjobmetis Varese. I Trapanesi Granata hanno pubblicato una lunga nota: "Relativamente al silenzio della Curva del PalaShark nella partita contro Varese, i gruppi organizzati intendono puntualizzare quanto segue: In seguito all'affissione di uno striscione a sostegno di coach Repesa, i tifosi dei gruppi organizzati sono stati definiti, tra le altre cose, minacciosi, volendo far passare una immagine distorta, che, come tutto il pubblico sa o dovrebbe sapere, non ci appartiene. Nonostante ci sia stato tempo per rettificare, nessuna marcia indietro è stata posta in essere e ciò ha generato il dissenso educato e civile di oggi. Consapevoli che da parte nostra c'è stata una mancanza di comunicazione preventiva che non ha fatto comprendere al pubblico del PalaShark le nostre ragioni, accettiamo tranquillamente i fischi e le opinioni differenti. Quello che non accettiamo è negoziare la nostra dignità di brave persone che riteniamo calpestata, anche stasera. Non ci sono ragioni che ci portino a contestare la squadra che anzi va solo elogiata per lo sforzo profuso finora, largamente oltre le più rosee aspettative. Ci teniamo però a fare capire che i tifosi più accaniti sono persone come le altre, che spendono energie per le partite in casa ed in trasferta e che questo supporto non può essere dato per scontato da nessuno, se specialmente si vuole fare passare la tifoseria per quella che non è, come è stato fatto. Trapani siamo noi, ovvero cittadini che come tutti i trapanesi non abbassano la testa quando vengono denigrati".

Non si è fatta attendere la risposta del patron Valerio Antonini - "Questo comunicato rappresenta in poche righe tutto ciò che io combatterò sempre nella vita. E quando il tifo si erge a questi livelli, è meglio non averlo neanche. Per inciso: ho definito uno striscione minaccioso E NON PERSONE MINACCIOSE, perché quando si scrive REPESA NON SI TOCCA! con punto esclamativo a casa mia è una minaccia. È pur vero che l'italiano è una lingua che parlano in pochi, disse una volta Andreotti. Per di più basato su una notizia inventata da un giornalista locale in cerca di autore. E il tutto nonostante ieri sia Il capitano che il coach invocassero unità. Puntualmente disattesa. Uno striscione con scritto TRAPANI SIAMO NOI. La curva, è il testamento perfetto che ci differenzia in tutto. A Roma gli avrebbero intonato un: SE LA CANTANO E SE LA SUONANO DA SOLI. Mi avevano avvisato, svariati presidenti di altre società, che arrivando dal nulla cosmico dove eravamo al livello dove siamo ora, si sarebbe creato un gruppo di tifosi che pensano di parlare a nome di tutti e che pur di avere un posto a tavola anche per negoziare prezzi dei biglietti agevolati o altre situazioni, si sarebbero prestati a queste storie. Ma non hanno capito che con me non avranno mai dialogo se questi sono i comportamenti ed anzi ne faccio volentieri a meno a queste condizioni. E come me tutti quelli (il 99%) che stasera al PalaShark li hanno etichettati nel modo più idoneo per quello che hanno visto e sentito. Sono profondamente deluso da ciò che sto vedendo ed è chiaro che a fine anno si tireranno le somme di tutto per capire se e come andare avanti".