Trapani Shark, Repesa: «Non abbiamo mai mollato. Le voci? Non ho sentito nulla»

02.03.2025 22:44 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Trapani Shark, Repesa: «Non abbiamo mai mollato. Le voci? Non ho sentito nulla»

Così coach Jasmin Repesa commenta a DAZN la vittoria della Trapani Shark contro la Openjobmetis Varese nel posticipo della 20^ giornata di Serie A.
"Ho detto prima della partita che questa gara avrebbe portato con sé tante trappole. Da una parte una squadra che si è allenata due settimane insieme giocando un'amichevole. Dall'altra parte la squadra che ha fatto due allenamenti insieme. Il nostro obiettivo primario è stato di aggredirli dall'inizio della partita, consapevoli che sarebbero venuti con determinazioni e preparati perché vogliono dare tutto, vincere qua per la lotta salvezza. Non ci siamo riusciti, sono stati più aggressivi. Di questo non posso essere soddisfatto. Ma non abbiamo mollato mai, nemmeno il pubblico quando siamo stati sotto. Alla fine abbiamo fatto di tutto per buttare una partita già vinta nei regolamentari. Secondo me alla fine abbiamo meritato. Vorrei fare i complimenti alla squadra e al popolo, per noi era una partita fondamentale in una situazione non facile. Ora però contano i due punti che abbiamo guadagnato stasera".

L'abbraccio con Valerio Antonini e le indiscrezioni delle scorse settimane
"Non so cosa sia uscito e cosa no. Sono stato in Croazia, quando sono tornato ho avuto una riunione importante con il presidente Antonini dal punto di vista della strategia, per come affrontare questo periodo che c'è davanti a noi. Onestamente non ho sentito niente e nessuno mi ha chiesto niente. Chi ha parlato? Di cosa? Non lo so. Lo sapete meglio di me. Mi dispiace che quando siamo stati primi in classifica, siamo arrivati a Trento e i giornali hanno scritto che Tibor Pleiss sarebbe potuto andare via, come JD Notae e Gentile. Questo quando eravamo primi, ho preso male questa cosa. La squadra deve essere supportata sempre. Poi fare drammi dopo due partite perse per episodi come contro Trento e Trieste non si fa mai. Si fanno quando la squadra e il coach non rispondono, o si perde di 30. Ho imparato 30 anni fa che la mattina è più intelligente di sera. Quando si perde si va a casa, si fanno analisi e si parla con calma il giorno dopo".