Tuttosport: Pozzecco all'ultimo valzer con l'Italbasket a Euro2025

Su Tuttosport il punto di Piero Guerrini che parla anche del futuro della Nazionale: "[..] una voce è diventata un urlo: il ct Pozzecco si appresta nell'Euro 2025 all'ultimo valzer. Lo dicono tutti e già si fanno i nomi dei successori, da Djordjevic che è sempre di moda, a Banchi. Potrebbe esserci anche grandi sorprese, invece". E aggiunge: "Ma più che altro c'è un Europeo da giocare e se Poz portasse l'Italia a un grande risultato? Piuttosto, se l'urlo è troppo forte per non essere reale, Poz ha anche un'alternativa: portare all'Europeo una Nazionale giovane, futuribile, con 34 veterani e stop. Se andasse bene sarebbe un eroe, non andasse, avrebbe comunque aperto come si deve un ciclo".
Ricordiamo che l'Italbasket conoscerà come le altre Nazionali qualificate il suo girone il prossimo 27 marzo, con il sorteggio dei quattro gironi. Le sedi sono Lettonia, Cipro, Polonia, Finlandia, con la fase finale a Riga. Le prime quattro nei gironi da sei accedono agli ottavi di finale. Il torneo inizia il 27 agosto e si conclude il 14 settembre. Per l'Italia - che ha vinto nel 1983 e nel 1999 - si tratterà della 39esima presenza in 42 Europei di basket.
«Agli Europei saremo più pronti, avremo più tempo per stare insieme prima di giocare, e farò le scelte che sento di dover fare. Mi aspettano decisioni sofferte e complesse, questo lo so. Ma c'è una cosa poi che mi fa essere ottimista: l'anno scorso abbiamo preparato il Preolimpico in una settimana. Per esprimere al meglio la nostra pallacanestro non possiamo affidarci solo alle iniziative individuali dei giocatori esterni, fisicamente siamo "normali". Noi dobbiamo costruire un sistema, siamo costretti a giocare a pallacanestro e stare tanto in palestra aiuta.
Come tradizione, abbiamo dei giocatori molto abili a passarsi la palla, a comprendere il gioco, a condividere cosa succede in attacco e in difesa. Per mettere in piedi una struttura di questo tipo abbiamo bisogno di tempo. Al Preolimpico non siamo andati oltre a quello che era il giusto impegno, la professionalità, le nostre potenzialità. Non avevo alzato abbastanza l'asticella», ha detto Pozzecco alla Gazzetta il 20 febbraio.