Pistoia, intervengono Capecchi e Saracca: «Lavoreremo in un’unica direzione»
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Dopo l’ultima partita casalinga che ha visto l’Estra Pistoia Basket 2000 perdere contro la Givova Scafati, intervengono per alcune considerazioni il vice-presidente Massimo Capecchi e il direttore generale Ettore Saracca. «Condivido quello che è stato detto in conferenza stampa da Dario Baldassarri e Marco Sambugaro e non mi posso che unire alle scuse sulla sconfitta e sull’andamento della stagione nei confronti della città e dei tifosi – afferma Massimo Capecchi – nella vita, come nello sport, si vince e si perde: di conseguenza è giusto prendere gli applausi quando tutto va bene, così come i fischi e le contestazioni quando ci sono le sconfitte. Però, quando queste ultime trascendono in altro come accaduto ieri sera al termine della partita con Scafati, vanno stigmatizzate e mi riferisco a quanto successo nei confronti del presidente e del direttore generale. Fino a che la matematica non ci condannerà, tutti quanti lavoreremo in un’unica direzione per salvaguardare la categoria».
«Ci tengo innanzitutto a sottolineare che la presenza in conferenza stampa, al termine del match contro Scafati, del responsabile delle relazioni esterne del club è stata concordata con i vertici della società: su questo aspetto, e in maniera forte, voglio dire che sia il sottoscritto che il vicepresidente abbiamo spinto affinché venissero esposte le scuse nei confronti della città, dei tifosi e di tutti i portatori d’interesse – aggiunge il Dg Ettore Saracca – scuse che intendo ribadire anche in questa occasione. Siamo, probabilmente, nel momento più complesso della mia avventura all’interno del Pistoia Basket ma sono qui per fare il mio lavoro di direttore generale e mi sento di assumermi, per le competenze attinenti al mio ruolo, la responsabilità su tutto quello che ho fatto, che faccio, e che farò, a tutela della società e di tutti i miei collaboratori che lavorano all’interno del club. Inoltre, mi aggiungo ai sentiti ringraziamenti fatti nel post-partita a tutta la squadra, al coach e a tutto lo staff tecnico per il lavoro professionale che stanno mettendo in campo: finché la matematica non ci condanna dobbiamo impegnare tutte le nostre risorse e lottare su ogni pallone, per i processi ci sarà tempo al termine della stagione. Infine, condivido il pensiero del vice-presidente: è giusta la contestazione, e le critiche si accettano sempre, ma quando si oltrepassa il confine e si tocca la sfera privata sono cose che non posso tollerare».