Lobito Fernandez e la depressione: «Volevo infortunarmi per non dover giocare»
In un'intervista con La Giornata Tipo, Juan Fernandez ha affrontato il tema della depressione dopo il suo ritiro inaspettato nel 2022. Alcune delle sue parole riportate su Il Gazzettino: "L'allarme più grande, uno o due mesi prima di decidere di smettere, è stato il pensiero e la voglia di infortunarmi per non dover giocare. Per non dover far fronte alla responsabilità di dovermi allenare o fare le partite. Un atleta non può pensare così", dice il Lobito, "lupetto", il soprannome che lo accompagna da quando era bambino visto che suo padre Gustavo era per tutti "lobo". "Ho sentito che non avevo alternative, dovevo lasciare per me e per le persone intorno a me. Nelle ultime due settimane a Trieste prendevo l'auto per andare ad allenamento e l'ultimo tratto lo facevo sempre piangendo. Un giorno parlando con mia moglie gliel'ho detto e da lì è stato l'inizio di tutto. Senza di lei non so cosa sarebbe successo".
Ne è uscito dopo un'esperienza da vice allenatore per dei ragazzini. "Ho iniziato a lavorare con un preparatore e un nutrizionista, per due mesi e mezzo. Mi sono allenato tutti i giorni da solo". Poi la ripartenza da Venezia. "La Reyer non ha fatto una scelta facile, prendere un giocatore fuori dal giro per due anni non era una decisione semplice. Ha capito però che avrei fatto di tutto per tornare ai livelli di prima per aiutare la squadra a vincere. E ora sta andando bene".