Italbasket, Pozzecco: «Europei? Alzeremo l'asticella. Farò scelte sofferte...»

20.02.2025 11:40 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Italbasket, Pozzecco: «Europei? Alzeremo l'asticella. Farò scelte sofferte...»
© foto di Canu/Ciamillo

Il CT della Nazionale Gianmarco Pozzecco ha parlato a La Gazzetta dello Sport in vista delle prossime due partite, una in programma stasera in Turchia, nelle quali scenderà in campo un'Italbasket molto giovane. «Qual è l'obiettivo? Abbiamo convocato la squadra più forte possibile senza i veterani, permettendo loro di rifiatare nell'unico momento utile per farlo. Nel gruppo ci sono comunque giocatori già affermati come Pajola, Procida e Spagnolo. L'idea era costruire una Nazionale con un'impronta giovane, dando a questi ragazzi una rara opportunità da protagonisti. Ho cercato di far capire che non è ima Nazionale sperimentale: dobbiamo superare la visione che i giovani siano sempre immaturi. Oggi affrontiamo una Turchia forte. Spero che possano fare una partita positiva, che li aiuti, non che li danneggi. Nel gruppo ho visto grande temperamento, professionalità. Mi sono piaciuti, sono ragazzi su cui puntare. Tanti meritano già un palcoscenico vero: la crescita passa dalle responsabilità».

Cosa non deve mancare
«La tolleranza. Ci sono cose che non sopporto e le metto subito in chiaro. Ma soprattutto, non accetto che i miei giocatori siano intolleranti verso gli errori, i compagni di squadra o lo staff. Io per primo sono tollerante con loro: accetto che possano sbagliare una scelta o un tiro. Ma d'altra parte, ogni giocatore ha la responsabilità di non accontentarsi. Deve desiderare di essere amato e apprezzato: è la cosa più bella. È fondamentale creare un ambiente armonico, in cui tutti vivano ciò che fanno con grande entusiasmo. I miei giocatori si devono passare la palla e devono condividerla. Sono molto rigido su questo. Ma è un processo che ha bisogno di tempo: è più facile dire "gioca più pick and roll centrale e palleggia" che fare il percorso inverso».

Dopo la delusione Preolimpico, in estate gli Europei
«Che saremo più pronti, avremo più tempo per stare insieme prima di giocarci l'Europeo, e che farò le scelte che sento di dover fare. Mi aspettano decisioni sofferte e complesse, questo lo so. Ma c'è una cosa poi che mi fa essere ottimista: l'anno scorso abbiamo preparato il Preolimpico in una settimana. Per esprimere al meglio la nostra pallacanestro non possiamo affidarci solo alle iniziative individuali dei giocatori esterni, fisicamente siamo "normali". Noi dobbiamo costruire un sistema, siamo costretti a giocare a pallacanestro e stare tanto in palestra aiuta. Come tradizione, abbiamo dei giocatori molto abili a passarsi la palla, a comprendere il gioco, a condividere cosa succede in attacco e in difesa. Per mettere in piedi una struttura di questo tipo abbiamo bisogno di tempo. Al Preolimpico non siamo andati oltre a quello che era il giusto impegno, la professionalità, le nostre potenzialità. Non avevo alzato abbastanza l'asticella».