Questa Armani ci piace in una EuroLeague complessa che sale di livello

17.09.2024 14:50 di  Umberto De Santis   vedi letture
Questa Armani ci piace in una EuroLeague complessa che sale di livello
© foto di Olimpia Milano.com

Ettore Messina ha presentato al Torneo di Creta una Olimpia Milano quasi pronta a quelle partenze brucianti a inizio stagione che sono sempre state il modo preferito del coach di approcciare le competizioni. E' la novità del 24-25 dopo qualche preseason complicata da vari fattori - pensiamo a ritorni tardivi di giocatori impegnati con i tornei estivi della FIBA, o l'arrivo di Mirotic a roster già definito dell'estate scorsa, tra i tanti. Le limitazioni al budget, di cui abbiamo scritto un po' di tempo fa e che non sono state negate, lo hanno costretto a scelte mirate e a costruire un roster più compatto ed efficace dei precedenti finalmente libero dalle variabili condizionanti che non ci sono più nello spogliatoio milanese: Hines, che si è ritirato, Melli e Hall passati al Fenerbahçe, e la rinuncia definitiva a Shabazz Napier.

Senza inseguire le stelle di ritorno dalla NBA, una classifica dominata dall'Olympiacos che ne ha dieci, con Barcellona, Madrid, Monaco e Partizan che ne hanno otto e Panathinaikos sette, Messina ha la squadra calibrata all'esecuzione della sua pallacanestro senza eccessive variazioni sul tema e/o artisti dell'improvvisazione a sconvolgerne l'armonia, con Shields e Mirotic capaci di crearsi all'occorrenza un tiro da soli. Due partite in due giorni a Heraklion, lo stesso schema del prossimo weekend alla Unipol Arena per la Supercoppa, ci mostrano una squadra ormai pronta a prendersi il primo trofeo stagionale ufficiale e progredire ulteriormente per l'inizio della EuroLeague. Banchi l'ha già fatto notare nella conferenza stampa dopo la partita, proprio il coach che nell'ottobre scorso, arrivato all'ultimo momento alla Virtus Bologna, ha saputo stupire tutti con un girone di andata di EuroLeague incredibile, e che questi aspetti li capisce prima e meglio di tanti.

Nel settembre 2023 si sprecarono i peana di tanti commentatori sulla qualità della campagna acquisti di Messina, e sappiamo tutti come è andata a finire col brodino dello scudetto a salvare una annata fallimentare. Roba che a Madrid non avrebbe salvato la panchina a Chus Mateo. Oggi, almeno a quanto letto finora, sono tutti più prudenti ad anticipare giudizi. Noi eravamo piuttosto perplessi allora, e siamo sicuramente più entusiasti in questo momento. Adesso però viene il difficile perché Milano è solo nelle parole di Banchi una squadra considerata da Final Four. Quelle dell'elenco di sopra, compreso il Partizan di Obradovic che ha fatto un repulisti pressoché completo, godono in Europa di maggiori considerazioni e lasciano appena due posti per i playoff di EuroLeague.

Dal 3 ottobre ci sarà un calendario durissimo di partite e trasferte che lascerà pochissimo spazio al lavoro in palestra. Quello che era il segreto di pulcinella che nei decenni passati faceva sbocciare squadre incredibili e tramontare altre con tanto talento nei singoli è un modus operandi in cui Messina eccelle: sarà altrettanto riproponibile nella frenesia dei voli aerei? C'è una fisicità diffusa nella prima fascia dell'EuroLeague, non è un caso che a Creta la finale tra Olympiacos e Fenerbahçe si sia risolta solo all'ultimo: Nebo e il reparto lunghi dovranno essere all'altezza. Oggi ci pare che l'Armani si sia messa nelle condizioni di non sperperare sconfitte contro squadre di secondo livello in Europa - la prima causa del mancato raggiungimento anche del play-in, quello voluto dal coach milanese in modifica alle regole. E con la scelta di giocare domenica contro la Segafredo in modalità campionato LBA con sei italiani e sei stranieri vorrebbe mettersi nelle condizioni di avere una maggior fiducia nei primi sei e magari evitare qualche battuta d'arresto di troppo in serie A. Conta poco, come si è visto alla fine del 2023-24, ma non nella testa di chi vuol sempre cercare la vittoria.