Gek Galanda: «Da Milano e Bologna mi aspettavo qualcosa di più in questo inizio di stagione»
Gek Galanda è stato ospite di Time Out su Telesud e ha parlato delle prime sorprese del campionato, a partire dalle neopromosse Trapani e Trieste, all'imbattuta Trento. Ma anche di Milano e Bologna in Europa.
«Mi gusterò il prossimo turno, visto lo scontro tra coach croati. Igor [Milicic] è un amico, lo conosco da lunghissima data. E non vedo l'ora di vederlo incontrare Jasmin [Repesa]. Sarà uno scontro tra due profondi conoscitori della pallacanestro che stimo tantissimo. Abbiamo questo inizio di campionato che è stato spiazzante. Non mi sorprende Trapani, conosco l'allenatore, i giocatori. Ha avuto qualche primo passo falso, ma si vede che sia una squadra che ha già un'identità, è solida. Mi sorprende un po' di più Trieste. Ma abbiamo una Serie A che gioca in modo veloce, dinamico. Il gioco di Trieste è molto college americano, il coach è abituato a questo e ha improntato il gioco su queste dinamiche e credo i giocatori si stiano trovando bene. Trento? Cosa devo dire? Forray è un highlander, è un po' la chiave del carattere della squadra. Paolo Galbiati è un allenatore che ha infuso la grinta e la voglia di vincere a questi ragazzi. Un Trento che macina gioca. Sono delle belle sorprese».
Olimpia Milano e Virtus Bologna
«Milano è partita bene con la Supercoppa, poi subito stanchezza. Forse anche mentale perché le cose non sono venute immediatamente. Ha faticato in EuroLeague soprattutto, buttando via qualche partita di troppo come quella con lo Zalgiris. La Virtus? Mi aspettavo qualcosa di più, ma anche qui come l'Olimpia le ho viste stanche. Inspiegabilmente, siamo a inizio campionato. Vero che certi giocatori hanno fatto le Olimpiadi o hanno lavorato in estate, qualche strascico dallo scorso campionato, ma in questo inizio di stagione mi sarei aspettato di più dalle due grandi»