Italia: effetto Pozzecco zero, il basket è pecora nera dei media italiani

11.08.2023 18:00 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Italia: effetto Pozzecco zero, il basket è pecora nera dei media italiani
© foto di Italbasket

Abbiamo un grande dispiacere nel raccontare le buone prestazioni che la Nazionale azzurra sta mettendo insieme in questa fase di preparazione alla FIBA World Cup 2023. Perché i giocatori, l'allenatore Gianmarco Pozzecco e tutto lo staff tecnico si meriterebbero tanta considerazione per il lavoro che stanno sviluppando e il rispetto che si stanno meritando dagli avversari e dalla stampa internazionale benché non abbiamo in squadra giocatori carismatici, stelle splendenti della NBA (Fontecchio ci perdonerà), fenomeni da baraccone draft da presentare al mondo.

Ma tutto resta sul web, negli articoli di portali online come pianetabasket.com o nelle storie effimere di blog dall'interessante effetto mediatico momentaneo che tramontano ben presto. I dati Auditel ci dicono che le due amichevoli del Torneo Acropolis non hanno registrato alcun rilievo nel palinsesto televisivo del 9 e 10 agosto. Stamani la vittoria sulla Grecia si è meritata sulle pagine del quotidiano sportivo numero uno in Italia giusto un trafiletto nelle brevi con un servizio fatto senza avere un giornalista ad Atene, per un articolo non firmato e condiviso con il risultato dell'Under 16M in semifinale all'Europeo.

Ma la FIP si è comprata l'ultima pagina della Gazzetta per pubblicizzare l'amichevole del "DatHome" a Ravenna del 13 agosto. Che tristezza, pagare per esistere. Se il calcio avesse dovuto pagare le 31 pagine oggi dedicate (l'ultima sulla Saudi League!) alla Rosea non saprebbero più dove mettere i soldi. Carta canta. L'assurdo: pagare l'ultima pagina del quotidiano per pubblicizzare un evento che nessuno vedrà. Ieri sera Sky avrebbe potuto concedere un paio di minuti per la consegna del Trofeo Acropolis all'Italia, non l'ha fatto. Consiglierei agli attori di questa storia di rileggersi "Gli indifferenti" di Moravia e lancerei un sondaggio per sapere chi potrebbe incarnare il personaggio di Leo in un remake dell'opera.

Le bugie quindi tornano sempre a galla. Ci era stato raccontato che Pozzecco avrebbe dato una spinta mediatica alla pallacanestro italiana, e invece certe sue esagerazioni poi sono state bollate perfino dai suoi colleghi. Archiviamo con soddisfazione un torneo amichevole in cui ha ricevuto soltanto un fallo tecnico (giusto per non abbassare la media in carriera) e diamogli un plauso alla sostanza. E' indubbio l'effetto positivo che c'è sulla gestione del gruppo, il podcast di Datome e Melli è molto più probante di tante chiacchiere di circostanza. I ragazzi si sbattono in campo, sviluppano un gioco coerente, "sentono" l'intensità della maglia e non chiedono informazioni sulla Salernitana calcio.

Ma nemmeno l'effetto istrionico del coach ha potuto scalfire l'altra indifferenza, quella dei media che ancora fanno una certa differenza. Da dove nasce? Come ha fatto a replicarsi da molti anni a questa parte? Ha avuto una crescita inversamente proporzionale al numero di tesserati alla FIP dal 2013 ad oggi, le statistiche non mentono. Non troviamo un articolo di critica nei confronti del basket e della sua conduzione. Ci colpisce l'indifferenza di questi media - che per altri sport come la ginnastica sono stati in prima fila a denunciare - verso la brutta storia di abusi sessuali che ha colpito il mondo della Stella Azzurra Roma.