Serie B - Power Basket Salerno - Chieti Basket. Le chiavi tattiche
Bella partita al PalaSilvestri tra due squadre che lottano per ottenere quanto prima una salvezza tranquilla. Tra le due compagini, prevale Chieti grazie ad una prestazione di altissimo livello al tiro, con il 50% da oltre l’arco (6/12) e un chirurgico 95% dalla lunetta (21/22). Chieti, in stato di grazia, ottiene la quinta vittoria consecutiva, segno di una ritrovata fiducia nei propri mezzi. Vediamo le chiavi tattiche del match del PalaSilvestri. QUI, LA CRONACA DEL MATCH.
Costanza e nervi saldi. La compagine in trasferta, rispetto agli avversari, è riuscita a mantenere il sangue freddo e a riprendersi dopo le violentissime ondate della Power Basket Salerno. La truppa di coach Farabello è entrata in forte stato confusionale in più di una occasione, non tanto in difesa quanto in attacco, cercando forse eccessivamente la soluzione perimetrale piuttosto che l’attacco al ferro.
Precisione chirurgica. E proprio sulla precisione, spicca la continuità offerta nel tiro. Da due, da tre o dalla lunetta, Chieti ha messo in mostra un recital di shooting con Serafini, Bechi, Tommasini, Vettori e Hadzic. I quasi 80 punti di Chieti, più che per un problema difensivo dei padroni di casa - che hanno quasi sempre difeso al meglio delle loro possibilità - si spiegano attraverso una prestazione ben oltre la media. Il dato è ancor più impressionante se si considera che i punti prodotti nel pitturato (principalmente dall’ottimo Van Ounsem, leader nella fase difensiva di Chieti) sono stati pochissimi.
Gioco corale contro gioco individuale. Il numero di assist segnalati dalla Lega potrebbe trarre in inganno, ma chi ha potuto godersi la battaglia del PalaSilvestri avrà potuto notare la maggior predisposizione di Chieti al gioco corale rispetto alla compagine di casa. In vari frangenti, il pallone ha stazionato eccessivamente nelle mani del play di Salerno - principalmente Nico Stanic - e in molte occasioni il resto della squadra non ha accompagnato adeguatamente l’azione. Dall’altro lato, Chieti ha fatto girare molto meglio il pallone. Salerno ha difeso bene ma la serata di grazia dei tiratori di Chieti ha fatto pendere l’ago della bilancia dal lato degli ospiti.
Una Power dal potenziale altissimo. Nonostante la sconfitta, la Power Basket Salerno ha mostrato un arsenale straordinario e dei giocatori di lusso per la categoria, tra cui lo stesso Stanic e capitan Chaves. Anche la fase difensiva è indubbiamente di livello. Manca, però, una certa continuità, specialmente nella fase offensiva. Emblematica, in questo senso, la rimonta di Chieti nel terzo quarto, garantita dagli appena 6 punti totalizzati in 10 minuti dalla Power. Riallacciandoci così al primo punto, la compagine salernitana ha peccato in alcuni momenti chiave del match, non riuscendo a leggere i cambiamenti in corso e ad adottare tempestivamente le contromisure richieste dal gioco.