Serie B - Olimpia Castello al PalaAcquaviva di Teramo
Seppur il campionato sia ancora lungo e il mese di novembre preveda un ricco programma composto da ben 6 match, la trasferta di Teramo assume contorni importanti per un’Olimpia Castello che arriva da tre risultati negativi consecutivi (ko, a ritroso, con Loreto Pesaro, Senigallia e Civitanova) e a cui manca il successo dal 10 ottobre contro Roseto. La settima di andata mette di fronte a Zhytaryuk e compagni il viaggio più lungo ed impegnativo della prima fase, con ben oltre 300 km da affrontare per sfidare l’attuale fanalino di coda Teramo a Spicchi che chiude la classifica con 2 punti ottenuti due turni fa contro Bramante Pesaro. La vittoria è l’unico obiettivo di giornata per l’Olimpia Castello che dovrà pure staccare in classifica gli abruzzesi, onde evitare l’ultimo posto momentaneo.
Ma sarà tutt’altro che una passeggiata, in quanto è evidente come la classifica di Teramo sia sicuramente non veritiera rispetto ai valori della squadra che ha pagato un periodo iniziale di assestamento (4 sconfitte filate), prima di pescare il primo jolly stagionale in una dura sfida casalinga contro Bramante Pesaro, con punteggio basso, ma tanta intensità emotiva e fisica. E pure l’ultima uscita ufficiale che ha visto il ko a Matelica, ha mostrato un gruppo che si sta compattando e che sta mostrando buone cose tecniche e fisiche. La situazione fisica dell’Olimpia Castello non è certamente eccellente, anzi, visto il prolungato stop dell’ala forte Riccardo Galletti che sta “scalando” il mese di recupero per l’infortunio alla mano destra e il problema alla caviglia rimediato nell’ultimo allenamento da Fabio Castellari che difficilmente potrà essere della partita a Teramo. Il tutto aggiunto ai vari acciacchi che rendono ancor più delicata la gara a domicilio del TASP.
Gli avversari. La squadra di coach Simone Stirpe segna poco, ma incassa altrettanto poco, soprattutto in casa dove ha la quarta miglior difesa del girone, alle spalle di Porto Recanati, Recanati e Bramante (ma le ultime due hanno 1 gara in meno tra le mura amiche). Quindi, gli abruzzesi sanno come imbrigliare la fase offensiva degli avversari, tant’è che, finora, solo contro Recanati (65-86) e a Porto Recanati (60-80) la squadra ha preso una dura lezione a livello di punteggio, mentre contro Senigallia, Ozzano e Matelica la sconfitta si è ridotta attorno alla doppia cifra (rispettivamente -11, -7 e -12) di media nei tre match.
Allo stato attuale, il miglior realizzatore di Teramo è Gianluca Mazzagatti, pivot di 2 metri giunto in estate da Avellino, che sta viaggiando a quota 13,2 ppg, davanti a Massotti 11,3, Caroè 9,7 e Marinelli a 12 ppg. Nel roster non ci sono elementi nati prima del 2000 e i due più “anziani” sono Massotti e Gueye che di anni ne hanno solo 23, quindi quello di Teramo è certamente un progetto fondato sul settore giovanile su cui basa un bel percorso di crescita. E in continua evoluzione, basti pensare ai tanti cambi registrati nel roster rispetto alla scorsa stagione, con il capitano Massotti unico confermato, a parte qualche “under” del vivaio.
Nazzareno Massotti, alla seconda stagione in maglia “TASP”, è figlio d’arte, visto che il padre Settimio è una vera e propria leggenda della pallamano italiana, detenendo il record di presenze in Nazionale (303 partite) e il record di reti messe a referto con la maglia Azzurra. Già allenatore della Nazionale, è stato nominato come “giocatore del secolo” ed attualmente è allenatore di buon successo in serie A (nel 2024/25 a Chieti con il progetto federale del Campus Italia).
Importante l’esperienza internazionale della guardia classe 2006 Alessio Fabris che, in settimana, ha disputato la Gymnasiade 2024, campionato mondiale studentesco di basket 3x3, in Bahrain. Tra gli altri, Benzoni arriva da Senigallia (B Interregionale), Mazzagatti da Scandone Avellino (B Interregionale) e Caroè da Barcellona Basket 4.0 (B Interregionale). Certamente non ottimale l’impatto col campionato senior, con 4 ko filati, ma il gioco espresso nelle ultime gare non fa star assolutamente tranquilli i castellani.