A2 - Fortitudo Bologna, Caja commenta la sconfitta di Pesaro, la prova di Aradori

Dura sconfitta alla Vitrifrigo Arena per la Flats Service Fortitudo Bologna, messa ko dalla VL Pesaro. Il commento di coach Attilio Caja: "Bravi loro che hanno avuto energia superiore, e hanno vinto meritatamente con una nostra partita molto modesta. Unica nota positiva la prova di Aradori, che ci dà sensazioni positive per il futuro. Gli altri sottotono: davanti ad un grande pubblico e tanti nostri tifosi non siamo riusciti a far vedere la nostra parte migliore, anzi. Pesaro ha vinto facile, giocherellando, in scioltezza, compartecipazione di meriti e colpe: loro si sono presi tiri facendo canestri perché erano in ritmo, noi siamo stati remissivi e non ci devono essere scusanti perché si deve giocare con il cuore e con la testa quando non sei nelle condizioni ottimali.

Gabriel? Aveva un problema di infiammazione al ginocchio, si è messo a disposizione della squadra con terapie, ci dispiace, ma forse non sarebbe cambiato nulla, se non forse nelle proporzioni. Vencato? Oggi è stato spaesato, ma sono contento che la società abbia fatto questa operazione: mi avevano detto che c’era la possibilità di intervenire, ringrazio e sono convinto che ci darà una grande mano. Ha fatto allenamenti giovedì e venerdì, non era oggi che poteva togliere le castagne dal fuoco, avrebbero dovuto farlo altri. Così come il ritorno di Cusin dopo due mesi, era in difficoltà ma sono convinto che nel tempo ci potrà aiutare molto.

Preoccupazioni? Solo perché mi sono perso, siamo 5-2, se dovessimo preoccuparci in questa condizione tanti altri cosa dovrebbero dire? Ho detto che sono contento per l’arrivo di Vencato, il rientro di Cusin e la prova di Aradori. È stata una giornata, spero: conosco Fantinelli e Bolpin da 14 mesi, una prova negativa ci può stare ma non preoccupa. Dobbiamo capire la situazione di Gabriel, questo è: per lui apprensione, anche se non dovrebbe essere una cosa grave". Ahmad? Segnare contro di noi non è facile, contro la nostra difesa si vedono quelli bravi. Non per niente è capocannoniere, e quando ho letto che Varese ci aveva pensato non mi sono sorpreso: con le sue caratteristiche, giocare con tanti possessi lo rende di alto livello. Brava Pesaro a trovarlo, oggi più meriti suoi che demeriti nostri. Al ritorno sarà un’altra musica