A2 - Bergamo, Caroti: “Torino sarà un importante banco di prova”

A2 - Bergamo, Caroti: “Torino sarà un importante banco di prova”

Dallo scorso anno in regia alla Blu Basket, Lorenzo Caroti, ospite di Blu Tv, ha commentato l’inizio di campionato della Bcc. Il play toscano ha toccato diversi temi importanti, dall’ambiente Treviglio alla propria crescita personale.

“Rispetto allo scorso anno, siamo partiti meglio, seppur con una sconfitta in trasferta. Vedo un gruppo che cresce giornata dopo giornata. Sono estremamente contento dell’atteggiamento difensivo mostrato sino ad ora; l’attacco si può migliorare nel tempo, mentre l’attitudine difensiva deve esserci sin dall’inizio. Lunedì affronteremo Torino che è sicuramente una delle migliori squadre del girone; hanno a disposizione giocatori molto forti che già hanno vissuto questo campionato da protagonisti. Per noi sarà l’ennesimo importante banco di prova per testare i nostri miglioramenti”.

Alla seconda stagione in canotta Blu Basket un commento sull’ambiente.

“Quest’anno conosco meglio Treviglio, so cosa vuole da me l’allenatore e gioco con cinque compagni per la seconda stagione consecutiva; inoltre, con Pacher, avevo già giocato a Reggio Calabria. Credo che questa conoscenza sia un vantaggio. A Treviglio puoi allenarti in serenità, la società non mette grandi pressioni e permette ai giovani di sbagliare e crescere. Io, ad esempio, lo scorso anno non ho iniziato bene; poi, grazie al supporto di tutti, ho finito in crescendo e regalando soddisfazioni sia a me che alla società. Ogni anno da qui escono giocatori importanti pronti per la massima serie, non può essere un caso”.

Una crescita continua, dalla Serie B a Cecina, passando per Reggio Calabria, sino a Treviglio. In cosa è cambiato Lorenzo Caroti?

“Rispetto a Cecina sono molto cambiato. Quando sei a casa tua, ti è concesso quasi tutti, anche come atteggiamento. Ti considerano il giovane di casa e tutti ti proteggono. A Reggio ho limato alcuni miei difetti, sia di gioco che caratteriali, ho lavorato tanto e la gente ha apprezzato quello che ho fatto, è stata un’esperienza fondamentale. Ora sono qui dove mi trovo benissimo, ho il supporto di tutti e credo di essere migliorato, soprattutto nella gestione della gara. Adesso provo ad essere io di supporto ai miei compagni. Sicuramente devo migliorare nell’aspetto emotivo, sono un agonista e questo aspetto va gestito”.

Oggi rivedi il “PalaFacchetti” durante i lavori, che emozioni provi?

“Da questo palazzetto mi aspetto grandi cose, voglio rivederlo come in gara 5 contro Verona. Adesso lo vedo vuoto e mette un po’ di tristezza ma so che tornerà ad essere più bello di prima e per noi sarà importante tornare qui. Il pubblico ci ha sempre aiutato, siamo ansiosi di ritornare il prima possibile”.