Quanto sarà prepotente il ritorno di Maurizio Gherardini nel basket italiano?

È stato ed è ancora uno dei maggiori plenipotenziari della pallacanestro italiana nel mondo, Maurizio Gherardini: basta ricordare, tra le tante, la sua esperienza ai Toronto Raptors nella NBA e quella attuale nel Fenerbahçe. Adesso però l'esperienza in Turchia si avvia alla conclusione, complice anche i problemi di salute che il manager ha dovuto affrontare nell'ultimo anno, e ci si attende un suo pensionamento a 70 anni oppure un incarico di prestigio. Girano su questo argomento due voci: una che lo vorrebbe alla Virtus Bologna, al posto lasciato vacante da Luca Baraldi, anche se Zanetti continua a parlare di non voler lasciare. In fondo oggi Gherardi è al 49% dopo il versamento fatto per l'ultimo aumento di capitale, la spallata è così vicina mentre la data del 30 giugno, momento entro il quale mister Segafredo dovrebbe versare la sua parte e respingerlo al 45%, è lontana anche se si parla di due mesi e mezzo. Ma ci sarebbe un altro motivo per cui il presidente di Crif non spingerebbe il suo ex compagno di scuola al vertice virtussino. Come conferma oggi La Prealpina, si sarebbe formato un piccolo partito di squadre che starebbero sponsorizzando Maurizio Gherardini come successore di Umberto Gandini alla guida di Legabasket, quando ci sarà il rinnovo a fine stagione. Per la verità, il quotidiano rivela anche l'ipotesi di riservargli una figura istituzionale mettendogli accanto un d.g. esperto di marketing come Sergio Picarelli, top manager ex Adecco Europe. Già perché sotto sotto il motivo di contesa tra questi club e Gandini è la continua mancanza di redditività da girare ai bilanci delle società. Le offerte riguardo i diritti televisivi in ballo in queste settimane offriranno la chiave di lettura su quanto succederà alla fine di questa annata 2024-25.