NBA - Lakers, in forte rialzo il rating di D'Angelo Russell

Le voci lo mettono sul mercato, ma lui fa orecchio da mercante (giustamente) e sforna 27 punti di media da quando è tornato nel quintetto base dei Lakers. Stiamo parlano ovviamente del playmaker D'Angelo Russell, uno che ad ogni sconfitta viene immediatamente messo sul banco delle cessioni e che anche ieri sera a Portland ha tirato fuori una grande prestazione. "E' stata una delle partite più complete che gli ho visto giocare da quando ha indossato di nuovo la maglia dei Lakers. E' stato bravissimo in difesa, molto attivo con e senza palla in attacco. Grandissimo”, conferma Darvin Ham. Anche LeBron James ha messo in risalto le qualità di playmaking del compagno, capace di cambiare ritmo all’improvviso.
Qualità che ha messo in campo oltre ad un livello di bravura notevole: 34 punti con 14/21 ai tiri, di cui 6/11 nelle triple, 8 assist e nessuna palla persa, per non parlare di 2 stoppate. In particolare, ha fatto passare una brutta serata a Scoot Henderson, che faticava a tenere il passo della sua accelerazione verso il canestro. “Non vengo mai alla partita pensando che proverò a segnare, segnare, segnare, non è mai stata la mia intenzione. È solo la mentalità di essere aggressivi. Ci sono stati... molti problemi di comunicazione in cui non mi difendevano veramente. Quando facevo movimenti del genere, da qualunque posto… prendevo quello che mi veniva dato”, racconta Russell. "Nel periodo in cui sono stato panchinato, ho potuto vedere cosa mi mancava e dove. Ho cercato di trovare un modo per capitalizzare ed essere me stesso. Devi essere aggressivo con questi ragazzi (James e Anthony Davis). Completi questi ragazzi essendo aggressivo."
Risultato: da quando è tornato nel quintetto principale da cinque partite, ha segnato più di 27 punti di media con quasi il 54% di successo dietro l'arco. E questo mentre si avvicina la “trade deadline” in cui il suo nome continua a circolare nelle voci di trasferimento. Le sue prestazioni attuali gli permettono di aumentare la sua valutazione. Per far sbavare un'altra squadra? O, al contrario, motivare i californiani a mantenerlo?
Intanto D’Angelo Russell ride: “Sono sempre stato così, riconosco il mio superpotere. Tutti in campionato ne hanno uno. […] Per quanto mi riguarda, fin da quando ero molto giovane, ho sempre avuto una sorta di striscia positiva, in cui riesco a segnare cinque o sei punti contemporaneamente. Posso segnare 10 punti in un quarto o qualcosa del genere e segnarne 10, 12 negli ultimi tre minuti di gioco. È il mio superpotere."