Cremona nel toto allenatore entra Ramagli
Dal borsino del toto-allenatore Vanoli esce Stefano Pillastrini, scelto come successore di Cesare Pancotto ad Avellino, ed entra, un po' a sorpresa, Alessandro Ramagli, livornese purosangue, classe 1964, fresco di eliminazione nei playoff di Legadue con Reggio Emilia. Il nome di Ramagli è stato dato in pasto a radio-mercato nel primo pomeriggio di ieri, si era parlato di lui proprio per la panchina di Avellino prima che la famiglia Ercolino virasse le proprie attenzioni sull'ormai ex allenatore di Varese. In questo momento sembra addirittura una delle prime, se non la prima scelta della società. Domani sera il consiglio di amministrazione del Gruppo Triboldi Basket si siederà attorno ad un tavolo per discutere di strategie future e non solo in rapporto alla scelta della guida tecnica, ma anche sul fronte societario e dirigenziale, con l'acquisizione di un general mana-fer come snodo chiave a livello i programmazione; in questa occasione i collaboratori più stretti del presidente Secondo Triboldi e del proprio vice Aldo Vanoli, porteranno tre possibili candidati per il dopo Attilio Caja, non uno di più, la scelta come sempre sarà ristretta ad un numero limitato di allenatori, che dovrebbe comprendere anche Luca Bechi, che ha una opzione per uscire dal contratto siglato con Biella, e Fabrizio Frates, che potrebbe lasciare Montegranaro per una eventuale chiamata di Cremona, nonostante non siano ancora tramontati i rumors che lo vorrebbero sulla panchina di Bologna qualora la Virtus, a sorpresa, dovesse rinunciare a Lino Lardo. Poi esiste anche una schiera di possibili outsiders, pronti ad entrare in corsa, perché nella storia del club biancoblù l'underdog, in gergo americano chi parte da sfavorito, spesso (vedi Andrea Trinchieri nel 2004 o Stefano Cioppi nel 2007) può avere più chances di coloro che inizialmente sembrano essere in cima alla lista dei desideri. Di Demis Cavina (Udine) si era già parlato nella scorsa stagione quando per Stefano Cioppi suonarono le sirene pesaresi, nelle corsie esterne potrebbe trovare posto proprio Cesare Pancotto, allenatore esperto, da venticinque anni stabilmente su una panchina di serie A. Difficile si vada fuori da questo spartito, il ventaglio dei possibili scenari sembra già delineato grazie al lavoro instancabile del direttore sportivo Marco Ca- brini e del consigliere delegato Andrea Zagni. Poi sarà il tempo delle scelte: l'intuizione di una proprietà appassionata e competente sarà come sempre il grande valore aggiunto del club, come in tutti i momenti importanti della propria storia.
Alessandro Rossi