Virtus, Banchi dopo Varese: «È stata la partita che mi aspettavo. Non controllati i ritmi»

10.11.2024 21:34 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Virtus, Banchi dopo Varese: «È stata la partita che mi aspettavo. Non controllati i ritmi»
© foto di Ciamillo

Sconfitta alla Itelyum Arena di Varese per la Virtus Bologna che perde la prima gara della stagione di Serie A contro la Openjometis di Matteo Librizzi. Così coach Luca Banchi a fine partita: “Varese ha trovato una prestazione di alto profilo, una serata speciale. Mi dispiace non essere riuscito a trasferire il senso di urgenza in gare così ravvicinate. Al di là del promettente avvio Varese ha messo in campo energia e versatilità. Non siamo riusciti a limitare i loro tentativi da tre punti, e le nostre palle perse e tiri affrettati hanno aperto la loro transizione. Li abbiamo trovati in una serata ispirata. Se tirano 34 volte da tre con oltre il 50% diventa difficile. Siamo riusciti a rimettere in piedi la partita, ma nel momento chiave non siamo stati sufficientemente cinici in attacco e dietro abbiamo fatto un paio di errori che Varese è stata bravissima a sfruttare", ha esordito il tecnico bianconero.

Prosegue nell'analisi del match: "È stata la partita che mi aspettavo, una reazione contro Bologna imbattuta e senza nulla da perdere. Abbiamo cercato di sfruttare vantaggi fisici, all’inizio con buona disciplina, poi ci siamo smarriti. Forse alcuni canestri fin troppo facili all’inizio hanno ingannato qualcuno, pensando che potessimo giocare a ping-pong con gli avversari. Queste sono gare dove devi avere disciplina, autorevolezza e maturità per controllare il ritmo, e invece Varese ha potuto fare per lunghi tratti di gara la sua partita. Per loro sono partite “semplici” da giocare, approcci senza nulla da perdere con grande intensità, noi non siamo riusciti a controllarne in rischi. Avevamo riacciuffato il contatto e siamo andati avanti, con Belinelli trascinatori, poi dovevamo essere più cinici e con cattiveria agonistica. Giocare a questi regimi diventava per noi pericolosissimo".