Venezia, Spahija soddisfatto: «Non posso chiedere di più dalla squadra»

Vittoria clamorosa nei numeri (non solo per il 103-71) e fondamentale per il prosieguo della stagione in prospettiva playoff per l'Umana Reyer Venezia, con l'allungo a +2 (e con la differenza canestri favorevole nello scontro diretto) su Tortona a 4 giornate dal termine della regular season, che riprende subito la marcia dopo aver interrotto a 6 partite la striscia di vittorie domenica scorsa a Brescia. Così coach Neven Spahija: "Complimenti alla squadra per un'ottima partita. Anche i tifosi sono stati straordinari. Era una festa di pallacanestro. Abbiamo fatto tantissime cose buone, battere Trieste non è facile, hanno tanto talento e punti nelle mani. Ci siamo preparati bene, il game-plan ha funzionato. Sapevamo già prima della partita che serve difendere, questa è la nostra identità. Abbiamo perso una partita contro Brescia segnando 89 punti, questo non è NBA. Stasera invece tante cose vincenti, valutazione altissima, 103 punti con solo 5 tiri liberi. Tutti hanno segnato. Non posso chiedere più di questo. Ora dobbiamo restare umili, continuare a lavorare e andare avanti".
Gestione del vantaggio. "Non succede ogni giorno di battere per così tanti punti una squadra come Trieste. Oggi siamo riusciti a essere bravi in tutto. Non sempre abbiamo giocato come voglio io, ma non posso dire niente ai giocatori se giocano in modo più libero sul +30, Ma ogni volta che abbiamo fatto qualcosa di sbagliato in attacco, abbiamo corretto in difesa".
A che punto è la Reyer. "Ogni coach vuole sempre di più, il meglio. Noi abbiamo vinto 11 delle ultime 14 partite, difficile chiedere di più. Posso chiedere qualcosa in più in difesa in alcuni momenti, ma dopo tutta questa sofferenza ora è tutto molto migliore. Non abbiamo avuto continuità nel lavoro a causa degli infortuni. Ma proprio dalla partita di Trieste siamo una squadra molto diversa. Questa è la nostra idea di ora: non dobbiamo mai mollare, è la nostra identità".