NBA - Nuggets: il governatore Josh Kroenke spiega cosa è successo con Malone e Booth

Conferenza stampa del Governatore dei Denver Nuggets Josh Kroenke per la fine della stagione regolare. Si parla anche dell'esonero di coach Michael Malone della scorsa settimana. "Nel corso della stagione, per essere completamente trasparente con il gruppo, ci sono stati due momenti in cui ho esitato," ha detto Kroenke ai giornalisti. "E questo è stato o per sentimenti personali o per la fiducia nel gruppo. Uno è stato lo scorso autunno. Non saprei dirvi una data precisa, era attorno al Giorno del Ringraziamento, quando sentivo davvero che le cose non stavano andando nella direzione giusta o non erano all’altezza degli standard dell’organizzazione." Kroenke ha detto che il suo rispetto per Malone e Booth "ha probabilmente contribuito a quella esitazione".

Kroenke ha anche confermato di aver avuto incontri con Malone e Booth all'inizio della stagione nel tentativo di far funzionare il rapporto tra i due. "Abbiamo avuto ottime conversazioni in quegli incontri, ma mi serve sapere di più quando non sono presente," ha detto Kroenke. "Il mio ruolo non è necessariamente essere lì ogni giorno; ho bisogno di persone che sorveglino la cultura e la portino avanti quotidianamente al mio posto." Kroenke ha detto che le otto vittorie consecutive dei Nuggets prima della pausa All-Srar "hanno mascherato una tendenza e un sentimento che si stava sviluppando dietro le quinte, e che alla fine ha cominciato a influenzare seriamente il finale della nostra stagione."

"Ho visto che si diceva in giro che stavo pensando a qualcosa in quel periodo," ha detto Kroenke. "È vero. Ma quando hai un roster come il nostro, hai il miglior giocatore del pianeta, può mascherare molte cose. Quindi, cosa sarebbe stato più folle: fare ciò che ho fatto la scorsa settimana o farlo durante una striscia di otto vittorie?" Kroenke ha detto di aver capito che doveva fare qualcosa dopo essere entrato nello spogliatoio dei Nuggets in seguito alla sconfitta per 125-120 contro gli Indiana Pacers il 6 aprile. "Con quattro sconfitte consecutive prima dei playoff e uno spogliatoio spento, è stato in quel momento che ho capito e interiorizzato quanto avevo lasciato andare la situazione". Kroenke si assume anche le responsabilità del fallimento di un progetto, sottolineando come abbia lasciato che "certe cose degenerassero fino a un punto in cui non sarebbero mai dovute arrivare" e aggiungendo che "avrei dovuto essere migliore per il gruppo, mettere da parte certi sentimenti personali, il mio rispetto per entrambi, per essere una persona migliore per il gruppo nel suo insieme".