A Brindisi forse il passo decisivo per la costruzione del nuovo palasport

08.12.2012 19:10 di  Dario Recchia   vedi letture
A Brindisi forse il passo decisivo per la costruzione del nuovo palasport

La costruzione di una struttura sportiva è, al giorno d'oggi, un evento sempre piu' raro per via della crisi economica e della carenza di fondi disponibili. La stessa diventa quasi un miracolo se il palazzetto lo decidi di costruire in una città dove il campo di calcio fu costruito dal Duce nel 1929 ed il palazzetto dello sport da una cordata di imprenditori nel lontano 1980. L'Enel basket Brindisi gioca proprio in questo angusto ed obsoleto palazzetto capace di disporre di 3534 posti a sedere  quanti necessari per giocare un campionato nella massima serie. Un palazzetto piu' volte "rimodellato" negli ultimi anni cercando, di rendere lo stesso un po' piu' confortevole ma lontano anni luce da una struttura moderna con un settore ospiti dedicato, un bar degno di questo nome, bagni per donne e portatori di handicap, una tribuna stampa spaziosa ed accessiorata etc..... Il tutto viene rimandato, da anni, ai tanti sacrifici di natura logistica che la società in questione affronta ogni giorno per cercare di diminuire i disagi ed al buon senso di tifosi . Negli ultimi anni stante i buoni risultati del sodalizio brindisino la vecchia amministrazione comunale aveva a piu' ripreso promesso alla città un palazzetto nuovo e piu' confortevole (da circa 6000 posti) che potesse diventare la "casa del basket" e non solo. Una struttura polifunzionale capace di attrarre eventi sportivi e non catalizzando, attraverso la sua fruizione, tutto un insieme di indotto collegato alla realizzazione degli  stessi. La nuova realtà avrebbe, nelle aspettative di tutti, non solo dato la possibilità ai tanti tifosi  che non hanno un abbonamento di seguire le gesta della squadra della propria città (da anni il palazzo è in sold out con 3500 abbonati!!!)  ma, di conseguenza, alla società di poter disporre di maggiori incassi derivanti dal maggior numero di abbonamenti e/o biglietti venduti. A giugno scorso in occasione della festa per la nuova promozione della squadra in Lega A il neo sindaco Mimmo Consales presenta, davanti ai Dirigenti della società, ai tifosi ed alla stampa, un nuovo progetto piu' facilmente realizzabile (da costruire in un luogo diverso dal precedente ma su suoli comunali e quindi immeditamente disponibili) dando nuova speranza a chi aveva visto nella precedente amministrazione solo promesse fumose. Nei giorni scorsi un organo di stampa locale solleva il problema del palazzetto ricordando che, a distanza di 6 mesi, l'ipotesi del nuovo palazzo è ancora chiuso nei cassetti dell'Assessore al ramo. Di contro 2 giorni fa il sindaco che, in una conferenza stampa ad hoc rasserena tutti promettendo in tempi rapidi i relativi passaggi  istituzionali e la costruzione del palazzetto con 5 milioni di euro stanziati dal Comune ad altri 2,5 frutto o di investitori privati o con altre soluzioni a con data di realizzo dell'opera settembre 2014. Non manca la replica da parte dei Dirigenti dell'Enel basket Brindisi che, con apposito comunicato, fanno sapere che i tempi della costruzione dell'opera sono troppi lunghi per poter programmare il futuro della società e quindi " Venendo meno la possibilità di poter contare su un numero di posti maggiori e su una struttura adeguata al campionato di serie A, alla fine del campionato valuteremo e prenderemo le dovute decisioni". Sin qui la storia, ora pero' si deve guardare avanti. E' di queste ore un nuovo comunicato societario in cui si sottolinea come oggi, il sindaco Consales ed il Presidente della New basket Brindisi Marino si sono incontrati trovando quello che dovrebbe essere un lavoro sinergico che faccia in modo che il palazzetto si realizzi in tempi ancor piu' rapidi di quelli stabiliti in modo che "l'Enel basket Brindisi possa stilare programmi ancora  piu' ambiziosi ed in grado di appagare la "voglia di basket" di tantissimi appassionati della Puglia, offrendo al contempo, all'Italia una immagine di Brindisi messaggera di capacità ed organizzazione, non solo nello sport". Forse si conclude nel modo migliore questa astiosa vicenda dove, alcuni avevano "sospettato" congiure poltiche di basso profilo. Forse, molto piu' semplicisticamente, si aveva la necessità di sedersi ad un tavolo magari gustando le famose "pittule" tipiche in città nel giorno dell'Immacolata. Mai avremmo immaginato che qualcuno "rompesse il giocattolo" come annunciato ieri dall'Avvocato Mario Scotto di Marco al quale tutti diremo sempre GRAZIE  non solo per aver riportato Brindisi nel basket che conta negli anni 80 ma per aver anche realizzato, insieme ad un gruppo di altri "pazzi" la struttura del PalaPentassuglia dove ancora oggi si giocano le partite interne del Brindisi. Mai avremmo pensato che l'attuale sindaco potesse venir meno ad una parola data da vecchio dirigente del basket nostrano e puntuale giornalista sportivo, ancor meno avremmo potuto immaginare  come questa società avrebbe potuto "abbandonare" la nave dopo gli innumerevoli sacrifici di questi anni e dopo il giornaliero impiego di energie e risorse affinchè il "giocattolo" rimanesse intatto. I tifosi tirano un sospiro di sollievo e,con esso, una città intera da sempre legata con un indivisibile cordone ombelicale alla propria squadra. Ora via veloci passando dai proclami alle cose di fatto e, magari, ritornando sin da subito a parlare solo ed esclusivamente di basket giocato.