Steve Kerr si scaglia contro l'NBA: "A loro non importa della salute dei giocatori!"

Teorico di una stagione regolare accorciata, Steve Kerr esplode nel commentare la gara in cui i suoi giocatori si sono lasciati sfuggire la vittoria contro i Mavericks. Ma non per come è arrivata la sconfitta: lui deve già pensare alla partita di stasera a Houston. Un "back-to-back" texano che lo costringerà senza dubbio a far riposare i giocatori senior. "Non lo so..." si interrompe. "Ne parleremo con la persona incaricata della preparazione fisica. È un duro back-to-back. Questo è ciò che rende questa sconfitta ancora più frustrante. Arriveremo a Houston alle 3:00 del mattino, o qualcosa del genere, e l'NBA, nella sua infinita saggezza, ci fa giocare dopo 20 ore e 45 minuti". In effetti, saranno le 19:00 a Houston, ma saranno meno di 24 ore dopo l'inizio della partita contro i Mavericks. 

Ecco perché Steve Kerr è furioso per questo programma infernale: "A loro non interessa il riposo e la salute dei giocatori. Ce n'è solo uno per le udienze, e tutto il resto. Ognuno ha dei doveri. La lega nel suo insieme li ha. È così. Dobbiamo riprenderci e prepararci per domani." Poiché sarà l'ultima partita prima della pausa dell'All-Star Game, Stephen Curry spera ancora di poter scendere in campo nonostante la tendinite al ginocchio e il pericolo che possa disertare l'appuntamento a casa sua, il Chase Center di San Francisco: "Lo spero... Prenderemo in considerazione tutti i dati e vedremo come mi sentirò quando mi sveglierò, sapendo che abbiamo a che fare con questo problema al ginocchio da molto tempo. Sarà una decisione collegiale in mattinata."