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- Alessandro Tonelli: «Poeta trasmette molta fiducia. Molti dubitavano di noi a inizio stagione»

13.01.2025 18:40 di  Iacopo De Santis   vedi letture
ESCLUSIVA PB - Alessandro Tonelli: «Poeta trasmette molta fiducia. Molti dubitavano di noi a inizio stagione»
© foto di Ciamillo

Alessandro Tonelli è protagonista dell'intervista per la rubrica "Future Stars" curata da Alberto Benadì di Parla Canestro per PianetaBasket. Ala classe 2006, in estate ha firmato il suo primo contratto da professionista e fino adesso è stato impiegato in 4 gare in questa stagione da coach Peppe Poeta. Si parla del primato della Germani alla fine del girone di andata, la sua stagione fino adesso, le sensazioni del condividere lo spogliatoio con grandi giocatori. E ancora Next Gen, il rapporto con coach Poeta e gli obiettivi per il futuro. 

1.⁠ ⁠Quest'estate hai firmato il tuo primo contratto da professionista da quasi 18enne: raccontaci che emozione è stata, soprattutto da uno bresciano come te e che ricordi hai di quel giorno?
"La firma del mio primo contratto da professionista è stata un emozione incredibile, all'inizio ero incredulo poi quando ho realmente realizzato che sarei diventato a tutti gli effetti un giocatore di Serie A ho capito che si era avverato quel sogno che avevo fin da piccolino.
Ricordo ancora che il giorno dopo la firma ho fatto due chiamate: la prima al mio primo allenatore dicendogli che sarei diventato un giocatore di Serie A mentre la seconda al General Manager chiedendogli di poter utilizzare la numero 11 che ha rappresentato durante la mia infanzia il numero con cui ho iniziato a giocare a basket.
L'importante ora è rimanere umili e con i piedi per terra sperando che questo sia l'inizio di una grande carriera".

2.⁠ ⁠Da inizio stagione hai il privilegio di potersi allenare con giocatori di grandissimo livello e confrontarti con loro in ogni allenamento: se dovessi citare qualche giocatore che ti ha impressionato di più da un punto di vista tecnico e chi invece ti ha aiutato di più e continua ad aiutarti per farsi che tu possa apprendere il più possibile?
"Da inizio stagione ho l'onore di potermi confrontare in ogni allenamento con giocatori professionisti e veterani del campionato di Serie A di altissimo livello.
Il giocatore da cui ho preso più aspirazione e che osservo di più in quanto gioco nel suo stesso ruolo è Chris Dowe che ha delle qualità veramente incredibili.
Ci sono anche altri che osservo molto come  Amedeo Della Valle non solo per le sue qualità offensive note a tutti ma anche della dedizione che mette in difesa, l'agilità di Ivanovic oppure l'esplosività di Burnell.
Sinceramente sto cercando di apprendere da tutti i componenti del gruppo perché ogni giocatore soprattutto quando sei giovane come me ti può essere d'aiuto dandoti qualsiasi tipo di consiglio non solo del gioco ma in generale anche extra basket. A questo proposito devo ringraziare anche Joseph Mobio che fin dalla pre season mi sta aiutando molto e con il quale si è creato un legame molto forte".

3.⁠ ⁠Hai come coach un ex giocatore di grandissimo livello come Peppe Poeta che alla sua prima esperienza da capo allenatore si sta rivelando una grande sorpresa: che rapporto avete? 
"Con il coach fin dai primi giorni di lavoro mi sono trovato veramente molto bene, ha trasmesso a me e a Lorenzo Pollini (l'altro giovane della squadra ndr) molta fiducia nonostante la nostra giovane età e ci aiuta a rendere sempre al meglio in ogni allenamento.
Lui e il suo staff stanno facendo un percorso meraviglioso e si meritano tutti i complimenti per il tanto lavoro che mettono a disposizione della squadra."

4.⁠ ⁠Brescia ha chiuso il girone di andata al primo posto: ve lo aspettavate un rendimento di così alto livello a inizio stagione e che obiettivo vi siete posti come squadra?
"A inizio anno ricordo che erano in molti che dubitavano sul roster e sul nostro coach: si diceva che c'erano tanti veterani considerati troppo "anziani" e soprattutto che la scelta di Peppe [Poeta ndr] potesse risultare una scommessa troppo grande visto che non aveva mai fatto un esperienza da primo allenatore.
Oggi invece i risultati che stiamo facendo stanno dicendo tutt'altro e la posizione che occupiamo ora in classifica rappresenta un grandissimo traguardo per tutta la città di Brescia ed è il coronamento di un grandissimo girone di andata"


5.⁠ ⁠L'anno scorso e anche quest'anno hai partecipato alla Lba Next Gen: la stagione scorsa arrivando in semifinale e quest'anno invece sarà ancora da scoprire. Raccontaci che emozione è poter giocare questo torneo prestigioso tra le giovani promesse e che obiettivo ti poni per la Final Eight che si disputerà a metà febbraio proprio a Brescia?
"Ormai sono 3 anni che partecipo alla Next Gen Cup ed è un'esperienza veramente unica per noi giovani giocatori che ci fa crescere sotto ogni punto di vista.
L'anno scorso abbiamo fatto un percorso importante arrivando in semifinale nonostante fossero in pochi a credere in noi, riuscendo a battere ai quarti una squadra molto forte come Varese e poi uscendo con Tortona.
Quest'anno ci siamo qualificati come secondi dietro solo a Milano che è una grande squadra e a febbraio giocheremo le Final Eight contro Trento un'altra squadra altrettanto di livello.
Vogliamo arrivare più in alto possibile e sono sicuro che giocare a Brescia ci darà una spinta ancora più grande per provare a vincere il torneo".

6.⁠ ⁠Sei ancora molto giovane ma con grandi potenzialità: che obiettivo ti poni a breve termine e qual è invece il tuo sogno che hai sempre avuto nel cassetto per la tua futura brillante carriera da cestista?
"L'obiettivo che mi pongo a breve termine è quello di crescere come giocatore da un punto di vista anche fisico e non solo tecnico migliorando il mio atletismo e cercando di imparare il più possibile in ogni sessione di allenamento.
Il sogno che ho è quello di avere la possibilità un giorno di poter giocare in un palcoscenico incredibile come quello dell'Eurolega affrontando le migliori squadre del basket europeo".