La Broetto Virtus Padova mette a segno il più bel colpo possibile: Leo Busca

Mancava una pedina per completare la squadra e a tutti era noto che si stesse cercando un play d’esperienza. La durata della trattativa lasciava trasparire un nome importante, ma fino alle prime indiscrezioni trapelate la scorsa settimama in pochi pensavano che l’obiettivo fosse così prestigioso e di conseguenza difficile.
Rivedere Leo Busca in neroverde è il sogno e la speranza che ci ha accompagnato da quando quasi venti anni or sono ha preso il volo per una carriera che è stata di massimo livello.
Grande merito per il buon esito della trattativa deve essere riconosciuto al d.s. Caiolo che ha saputo coinvolgere tutte le persone possibili e seguire ogni strada percorribile per riuscire a trovare le chiavi adatte ad aprire una porta che pareva inaccessibile.
Come già nel caso di coach Friso la nascita dell’idea di tentare un contatto con Busca sembrava più una piacevole occasione per risentirlo che l’inizio di una seria trattativa, ma anche questa volta il grande entusiasmo del d.s. e di tutta la società è riuscito a portare a segno un colpo altrimenti impossibile.
A tal riguardo saranno da ringraziare dei grandi amici della Virtus Padova, un paio in particolare, che non hanno negato un aiuto concreto e fondamentale che ha necessitato di tempi relativamente lunghi e quindi costretto ad un prolungamento della trattativa, ma che ha aperto quelle strade extra cestistiche che hanno consentito il ritorno di Busca nonostante un budget societario ridotto e di certo inadeguato per proporre una trattativa che si limitasse al campo sportivo.
L’accordo non poteva essere facile, Leo ha quarant’anni ma è tuttora uno dei personaggi più conosciuti e stimati del basket nazionale, tanto che tra i contatti attuali c'era una società di DNA che premeva per affidargli le chiavi della squadra e che gli aveva già proposto un contratto professionistico.
Busca gioca nella massima serie dal 1994, l’anno dell’esordio in A2 con la nostra maglia marchiata Pulitalia, poi ha disputato tante stagioni tra A1 e A2 (vedi la news con il curriculum) fino all’ultima nel 2010 con Scafati. Due anni or sono la discesa a Trieste in DNA e nella stagione appena conclusa quella nell’ambiziosa Rieti a guidare una squadra che cercava la promozione per rinverdire i fasti della gloriosa Sebastiani. Insomma, nonostante per tutti noi virtussini il ricordo associ Leo al ragazzo pieno di entusiasmo e di passione che ci faceva esaltare come un piccolo Davide contro i giganti, in realtà si tratta di un professionista che negli anni si è meritato contratti importanti, l’ultimo con Rieti lo scorso anno che tra l’altro aveva una valenza biennale.
Come dicevamo per centrare il bersaglio sono stati decisivi gli aiuti di alcuni amici ma ci sono stati anche una serie di fattori che indubbiamente hanno favorito il buon esito della trattativa. Il primo è stato la presenza di coach Massimo Friso che l’anno scorso è stato chiamato proprio da Rieti per dare la scossa all’ambiente e che per un mese aveva allenato Busca prima di lasciare la società deluso dalle complesse situazioni ambientali. Chiaro che le referenze del coach abbiano avuto un peso importante.
Poi ci ha messo del suo anche la sorte con lo scioglimento del Rieti B.C. (nella foto Leo con la maglia di Rieti affronta l'Agrigento di un altro ex, coach Ciani) che di conseguenza ha fatto decadere la validità del contratto biennale in essere. Quindi indiscutibilmente un peso per la discesa di Leo in DNC l'hanno avuto alcune sue esperienze poco felici nei rapporti professionali e di conseguenza la fiducia che il play padovano da sempre ripone nei dirigenti virtussini, gli stessi che più di venti anni or sono hanno dato il via alla sua carriera.
Così quando Caiolo ha rintracciato Busca in Sicilia, terra nella quale tra Capo d’Orlando e Messina ha vissuto alcune delle sue stagioni più belle (nella foto è con l'allora presidente dell'Upea Sidoti) e dove ha trovato la compagna della sua vita, Leo ha risposto con entusiamo nonostante fosse forte la delusione per un contratto annullato da pochi giorni e questo avesse aumentato i suoi dubbi sull'opportunità di vivere una nuova avventura in giro per un Italia segnata dalla crisi dove sempre più spesso contratti e promesse si mantengono solo per i primi mesi.
Questo insieme di fattori consentirà di rivedere quest'anno Leo Busca in maglia neroverde.
Adesso la Broetto Virtus Padova (nella foto Busca con il presidente Bernardi il giorno della firma) ha il giocatore di esperienza che cercava e che, oltre a garantire una grandissima classe, aiuterà la crescita dei più giovani e offrirà un esempio di serietà, impegno, approcio professionale da cui tutti avranno da imparare. Non resta che vivere ancora qualche settimana nell'entusiasmo in attesa impaziente del 14 ottobre, da questa data potremo verificare se effettivamente la squadra sia bella, completa ed emozionante come scorrendo i nomi e i ruoli ci stiamo immaginando.