esclusiva pb

| Nazionale Femminile ad Eurobasket 2023: Geri De Rosa "Sono ottimista"

Il commentatore, con Silvia Gottardi, per Sky Sport della Nazionale femminile ci aiuta a presentare la nostra squadra a due giorni dall'esordio
15.06.2023 09:56 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA PB | Nazionale Femminile ad Eurobasket 2023: Geri De Rosa "Sono ottimista"
© foto di FIBA

Geri De Rosa è il giornalista di Sky Sport che segue da sempre le vicende della Nazionale femminile di pallacanestro. Ed è con lui che vogliamo presentare l’Italia che va a Tel Aviv a giocarsi la prima fase di Eurobasket Women’s 2023. Azzurre in campo alle 14:00 per la prima gara contro la Repubblica Ceca.

L’amichevole con la Germania, l‘ultima prima della partenza ha lasciato qualche ombra anche a lei e Silvia Gottardi con la quale commenterete gli Europei?

Nei limiti di quella che è stata una partita molto complicata, visto che la Germania è un po' l’esemplificazione dell’avversaria più difficile per noi, cioè un gruppo molto fisico e grosso. Sappiamo che con queste squadre qui non abbiamo chili e centimetri per giocare alla pari quindi dobbiamo cercare le nostre alternative. In più le ragazze venivano da una settimana di soli allenamenti e con qualche acciacco vario. Poca luce sì ma con molte possibilità di fare meglio da subito”.

Com’è la sua fotografia della squadra?

Mi aspetto di più da Verona e da Keys che con la Germania ha fatto bene ma solo nel secondo tempo. Tutte e due hanno giocato una stagione super anche in Eurolega e quindi so quello che possono dare alla squadra. Mi piace la condizione soprattutto mentale di Zandalasini che ha accettato il ruolo di leader che le stesse compagne le hanno affidato. La sua capacità di dare assist sarà un aspetto importante nelle partite nelle quali subendo i raddoppi e le attenzioni delle difese avversarie avrà difficoltà a segnare come potrebbe. Una che benefica della capacità di passare la palla negli angoli di Zandalasini è Spreafico secondo me, la miglior tiratrice sugli scarichi che abbiamo e che in certe situazioni può essere la chiave per aprire le difese e cambiare il corso di una gara. 

Verona-Santucci-Villa: la cabina di regia la convince?

Assolutamente sì ed anche nella gerarchia. Verona è giusto secondo me che sia la titolare perchè ha esperienza e bravura nel gestire tutte le situazioni anche ad alto livello. Santucci è brava anche a creare per sé ed è in grado di giocare con le lunghe, cosa che Olbis Andrè può apprezzare molto per esempio, perché lei ama ricevere in movimento. E Villa è il futuro, ha la fantasia che serve per imporsi e dare un cambio di ritmo alla squadra”.

Durante la partita con la Germania lei e Gottardi avete detto spesso che l’Italia è una squadra che pensa tanto. Troppo forse?

In quella partita lì si, a volte le ragazze hanno esagerato, preoccupate di eseguire bene, di trovare ad ogni costo il passaggio o la giocata giusta. Che in assoluto è un atteggiamento corretto ma poi serve anche un po' di istinto altrimenti ci si blocca e noi a difesa troppo schierata possiamo fare fatica sempre per via del fatto che siamo piccole. Questo si è visto in tutti i primi quarti delle amichevoli pre Europei. Con Cina e Spagna che sono più forti di noi siamo comunque riuscite a reagire, con Croazia e Grecia il test non era così probante, con la Germania siamo andate a sprazzi e questo non può succedere. Ci sta che per qualche tempo non segniamo ma è proprio in questi momenti che la nostra difesa deve impedire che le altre ci facciano un break”.

Mi sembra moderatamente ottimista…

Qualcosa in più perché secondo me la squadra è buona e coperta in tutti i reparti. Non possiamo sottovalutare nessuna e non possiamo prescindere dal contributo di tutte e cinque le giocatrici che sono in campo in ogni omento della partita, in attacco come in difesa. Ci serve molto equilibrio se no facciamo come nel 2021 quando abbiamo giocato la più bella partita degli ultimi anni ma poi la Serbia l’ha vinta nei 30” secondi finali e poi abbiamo giocato la più brutta gara della nostra storia forse, con la Svezia”.