Dragoon Hoops: una storia di basket e sul basket da leggere d'un fiato
Ci ho messo un po', preso dalle vicende della Virtus Roma ed altre personali, a dedicarmi alla lettura di “Dragon Hoops” il libro, la graphic-novel di Gene Luen Yang uscito il 15 ottobre per le edizioni “tunuè”. Ma quando l’ho fatto ho divorato le sue 435 pagine in due giorni.
Perché talmente entusiasmante è l’atmosfera, divertente il modo di raccontare, bellissimi i disegni – di Lark Pien – diversa dal solito la storia legata al nostro sport preferito, che per fortuna mi sono lasciato coinvolgere e quasi sono diventato uno dei personaggi dei disegni, come osservatore sia chiaro.
La storia dunque. Racconta l’approccio, difficile, di Gene, al mondo del basket, anzi dello sport in generale prima di tutto, poi della pallacanestro. Racconta delle vicende della squadra di basket del liceo di Oakland attraverso una stagione sportiva. Racconta anche, con la scusa delle vicende dell’autore e della squadra, la storia dello sport con la palla a spicchi. Questo in estrema sintesi. Il resto non va svelato qui perchè il gusto di scoprire cosa accade va assaporato pagina per pagina, disegno per disegno.
Dentro questo libro ci sono molti insegnamenti importanti: il bambino preso in giro dai coetanei perché non fa sport ma poi ne diventa un protagonista col passare del tempo. C’è la battaglia contro il razzismo, una cattiveria che non diritto di cittadinanza da nessuna parte meno che mai nel mondo dello sport. C’è di conseguenza la lotta contro ogni discriminazione possibile immaginabile e c’è un incoraggiamento al sacrificio ed a scoprire la personale forza di volontà come motore ed artefice del proprio destino.
E’ un libro autobiografico che è piacevole anche esteticamente perché la tavola dei colori passa dai toni seppia o dai colori tenui - quando si entra nelle parti storiche della vicenda - a colori molto tranquilli quando la storia è ambientata in altri momenti.
Non sono abile nello scrivere le recensioni di un libro mi fermo qui ma è chiaro che il mio consiglio è di leggerlo perché è educativo, appassionante, affascinante.