A2 - Nardò, Dalmonte "Condannati dai rimbalzi e dagli errori in lunetta"

A2 - Nardò, Dalmonte "Condannati dai rimbalzi e dagli errori in lunetta"

Il Toro lascia la terra ferrarese con una valigia piena di rimpianti. Nonostante una prestazione non memorabile, infatti, sarebbe bastato poco per portare a casa un match di vitale importanza. Per esempio, è un rimpianto non aver fatto una difesa efficace sull'ultimo possesso di Cento allo scadere dei 40 regolamentari, con Devoe abile a sfruttare l'ennesimo blocco efficace degli uomini di Di Paolantonio e a portare tutti all'overtime. È un rimpianto anche l'atteggiamento un po' indolente nel primo tempo, quando da un lato Sella ha utilizzato a lungo gli stessi meccanismi offensivi (blocco sistematico a favore del tiratore, soprattutto Davis) e dall'altro ha imposto ai tiratori granata un sistema difensivo molto efficace. Infine, è un rimpianto non aver approfittato di un avversario con grosse defezioni (Delfino e Sperduto), che ha quasi finito la benzina nei cinque minuti supplementari. Poi, nel dettaglio, i numeri offrono altre e più minuziose chiavi di lettura. Che non cambiano, però, la sensazione di aver sprecato una grossa occasione di migliorare la classifica.   

Per coach Luca Dalmonte, che giustamente si tiene stretta la reazione della seconda metà della sfida, sono stati decisivi i rimbalzi e gli errori in lunetta. "È stata una partita che si è decisa all'ultimo possesso e mi riferisco all'ultimo possesso dei 40 minuti - ha detto nella "pancia" della Baltur Arena - una partita in cui abbiamo concesso 16 rimbalzi in attacco e dove abbiamo tirato in lunetta solo con il 41%. Questi due numeri ci hanno condizionato nei momenti decisivi sia del tempo regolamentare che del supplementare. Eravamo -1 con Devoe che sbaglia i liberi, noi concediamo il rimbalzo e quindi invece di avere un possesso diamo la possibilità a Cento di andare +3. Penso che in una partita giocata punto a punto, questi episodi possano essere molto pesanti a livello emotivo.

È chiaro che dispiace, perché abbiamo sicuramente subito nei primi 15 o 20 minuti, ma abbiamo giocato con un'altra faccia nel secondo tempo. Abbiamo ripreso la partita, ma - ripeto - quei due numeri su rimbalzi e tiri liberi ci hanno condannato. Sono dati statistici che non inficiano quelli che sono stati il desiderio e la volontà che abbiamo espresso, ma sono comunque molto pesanti". Meglio guardare avanti, di rimpianti non si vive. Ma il Toro che perde con le parigrado (Livorno a parte) è costretto ora a prendersi i punti con le altre: il 2024 si chiuderà con le sfide a Milano in trasferta e a Forlì in casa. È già successo e in questo momento è consolante.