Joel Embiid fischiato in Francia: "Abituato a situazioni peggiori" | Olimpiadi

Joel Embiid fischiato in Francia: "Abituato a situazioni peggiori" | Olimpiadi

La Francia non ha accolto bene Joel Embiid, il lungo dei Philadelphia 76ers che nonostante abbia avviato l'iter per l'ottenimento del passaporto francese, poi ricevuto, ha deciso di giocare per gli Stati Uniti d'America. Una scelta che i transalpini non hanno preso bene, un qualcosa di simile a quanto accaduto all'Italia con il caso Paolo Banchero. In queste prime gare delle Olimpiadi, Embiid ha ricevuto discreta contestazione, con i fischi dalle tribune quando riceve la palla. Nel corso della partita con il Sud Sudan anche svariate frecciatine al pubblico di casa. Una situazione che non infastidisce il giocatore, anzi. "Ho sempre amato situazioni simili. Alla fine so che molte persone pensino che sia odio. Io lo vedo come amore e rispetto. Se non fossi un bravo giocatore di basket, non riceverei quel tipo di trattamento. Quindi mi vedo come una persona fortunata, ed è per questo che interagisco con loro. Interagisco con quel tipo di pubblico e quel tipo di cose perché, come ho detto, sono fortunato a essere qui. E ho visto di peggio. Ho giocato in ambienti peggiori. Entrambi i Garden (il Madison Square Garden dei New York Knicks e il TD Garden dei Boston Celtics), ad esempio. Quindi non è niente che non abbia già visto prima".

Alla domanda se questa situazione possa accadere anche a Philadelphia, Embiid risponde che i tifosi Sixers sono soliti contestare anche i loro giocatori. "Fischiano i loro ragazzi, più dei loro avversari. A volte sembra che i nostri fan siano più contro di noi quando dovrebbero esserlo contro il nostro avversario. Ma come ho detto, è tutto amore. È tutto perché vogliono spingerti. Vogliono che tu faccia meglio. Proprio come con questa folla. Mi piace perché mi fa venire voglia di essere migliore e fare di più e fare tutto il necessario per vincere"