Virtus Bologna, dopo la Coppa Ivanovic riparte con mezzo organico a disposizione
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Una squadra male assemblata: per senso di responsabilità aziendalistica Luca Banchi non lo ammetterà mai, anche se ne ha fatto le spese con le signorili dimissioni. Adesso la patata bollente è nelle mani di Ivanovic, che da oggi riporta in palestra una Virtus Bologna da rimettere in sesto. Partenza a singhiozzo, però, con metà roster a disposizione. Ci sarà Matt Morgan, cui l'influenza ha negato la partecipazione alla Coppa Italia, e quel Justin Holiday troppo spesso dimenticato sul lato debole a Torino nei 17' che è rimasto in campo, come un pesce fuor d'acqua. Il problema è che è stato chiamato a sostituire quel Will Clyburn che, dopo una partenza di stagione lenta, stava sciorinando quel buon basket della maturità che fa ancora la differenza. Quella differenza che, a giudicare dai risultati, non riescono più a fare Belinelli e Hackett, con quest'ultimo che nemmeno più in campionato riesce a distinguersi. Le probabilità di arrivare a giocarsi la quinta finale scudetto consecutiva ci sono, ma non in maniera così netta come negli anni precedenti e in ogni caso ci sarebbe da lavorare per non fare ancora la comparsa della vittoria altrui. Che da quanto visto in questa cinque giorni di Torino non è scritto da nessuna parte possa essere l'Olimpia Milano. La Germani Brescia è stata fermata da una tripla di Tonut da metà campo e da una serataccia al tiro dall'arco; la Dolomiti Energia invece a dimostrato di averne a iosa mettendo in campo quintetti fisici e una transizione spettacolare. Trapani e Trieste si leccano le ferite di Coppa, ma faranno certamente tesoro di questa esperienza alla Inalpi Arena.