LBA, parla il presidente Gandini: arbitri, la Coppa Italia, il bilancio del girone di andata

LBA, parla il presidente Gandini: arbitri, la Coppa Italia, il bilancio del girone di andata
© foto di Ciamillo

Il presidente della LBA Umberto Gandini ha parlato a Sport Club su E-Tv. Tanti i temi trattati, si parte dagli arbitri: “Come sapete la classe arbitrale è di competenza federale, ma è indubbiamente parte integrante del sistema dei campionati, in particolare del nostro. Come Lega e Federazione e abbiamo valutato fosse necessario e doveroso intervenire, perché senza arbitri non si può giocare nè a basket nè ad altri sport. Non si può continuare a mettere una componente necessaria in difficoltà e dimenticarci semplicemente che gli errori possono farli anche allenatori, giocatori e dirigenti. Era un messaggio per tutelare l'integrità del campionato, bellissimo, anche ieri con partite straordinarie, e non è corretto giustificare le sconfitte per cattive prestazioni degli arbitri. Quando in uno sport come il nostro succedono tantissime altre situazioni che possono spiegare un risultato positivo o negativo".

Coppa Italia ancora a Torino
“Noi come Lega organizziamo le Final Eight, e la Supercoppa. Al quinto anno della mia presidenza entrambe le competizioni sono cresciute tantissimo, la Coppa Italia addirittura in modo esponenziale. A Torino abbiamo trovato una sede straordinaria, siamo già al terzo anno, speriamo di andare avanti con un'edizione anche nel 2026 anche se ci sono problematiche notevoli per le Olimpiadi invernali nello stesso periodo. Ma è un successo arrivato a numeri importantissimi, ormai è difficile tornare indietro. Così come per la Supercoppa, che a Bologna ha raggiunto grandi risultati che ci obbligheranno in futuro a fare scelte analoghe. La Coppa Italia è sempre stata importante, anche prima del mio arrivo. A Torino abbiamo trovato una piazza e una Regione che ci supporta a tutto tondo. Sappiamo già che semifinali e finali sono sostanzialmente tutto esaurito. Tutti parlano del quarto di finale tra Bologna e Milano, ma saranno tutte partite importanti”.

Bilancio del girone di andata, luci e ombre
“Le luci indubbiamente quello che avviene in campo, sono i risultati, la competitività, le posizioni contese che cambiano ogni domenica e la possibilità con tre vittorie di fila di passare dal rischio retrocessione ai playoff. Ci sono squadre cresciute tantissimo, le neopromosse da anni non sono comprimarie, quest'anno ce ne saranno due neopromosse alle F8. Le difficoltà delle grandi squadre impegnate sul doppio fronte con l'EuroLeague creano una serie di condizioni per cui il campionato è particolarmente affascinante. Vediamo la corsa di Trento e Brescia per diventare campione d'inverno. Ci sono tante squadre attrezzate per i propri obiettivi che ogni anno il campionato mette sul tavolo. La lotta per la retrocessione è infiammata, nessuno è spacciato, e vediamo continue partite spettacolari. Ieri ci sono state partite straordinarie, come Milano-Reggio Emilia, o la partita che ha qualificata Tortona alle F8. O ancora Varese-Treviso: è stato un girone di andata combattuto e interessante. Gli spettatori crescono, il dato è leggermente superiore a quello dell'anno scorso, e questo premia gli sforzi delle singole squadre. Le ombre? Ci sono e ci saranno sempre. L'obiettivo di tutti, dalla prima all'ultima, è avere un campionato credibile, dove tutti sono nelle condizioni di ofrrire il massimo. Non ci sono piaciute le polemiche al di fuori dal campo per quanto riguarda presunti errori arbitrali. Poi ci sono giocatori che sbagliano schiacciate, fanno 0/5 ai liberi o 1/10 da 3 la colpa è degli arbitri. Questo è inaccettabile".

Quinto dirigente più apprezzato secondo i sondaggi Ipsos
“Intanto ringrazio il sondaggio, ho avuto la fortuna di essere sempre nei primi cinque negli ultimi tre anni. Io sono un professionista, mi impegno nella Legabasket, e i risultati sono un buon viatico: ho ottime relazioni con i presidenti, spero di poter continuare a lavorare in nome e per conto di tutti in quello che è il secondo sport italiano”.

Rapporto con Valerio Antonini, patron della Shark
“Piacevole, in linea con il rapporto che ho con gli altri 15: è una risorsa importantissima. Rappresenta una piazza importante tornata in A dopo tantissimi anni e una regione che mancava da troppo tempo. Investimenti di altissimo livello, nella struttura, non solo nei giocatori. Un managment competente, progetti importantissimi per la città. Come i nuovi impianti. Evidentemente ho avute esperienze passate nel calcio da collega con personaggi importanti e noti per via del loro carattere e della loro capacità di sostenere le proprie idee, una certa esperienza me la porto dietro”.

Il problema impianti in Italia
“Un tasto dolente, ma aspettiamo le nuove strutture che sorgeranno in piazze come Bologna o i lavori che sono iniziati a Venezia. Abbiamo citato l'investimento che vuole fare Antonini a Trapani. O indubbiamente di quello che ci sarà a Brindisi per i GIochi del Mediterraneo. Ci sono opportunità, come l'aver messo mano a palazzi esistenti come successo a Varese o Reggio Emilia nel recente passato. Servono impianti adeguati, ampli e moderni, per poterci permettere di mettere in mostra tutto quello che possiamo essere in grado di dare e fare anche fuori dal campo, come abbiamo dimostrato di fare a Torino”.

Il ritorno alle finali al meglio delle 5
Il pathos e l'incertezza di una finale al meglio delle 7 è superiore, ma una gara 5 equivale ad una gara 7. Eravamo gli unici in Europa ad arrivare a questo punto, e due anni fa abbiamo avuto una gara 7 straordinaria. E' un problema di spazi, di calendario, di fatiche per i giocatori che spesso devono poi andare anche con le nazionali. Alla fine giocare a 5 è la soluzione migliore. Per il futuro valuteremo anche in base a quello che succederà in Europa. Un modello come le Final Four? Quello che viene fatto in una stagione regolare è da rispettare, il sistema attuale va benissimo. Se poi ci sarà la possibilità di una Final Four ci si potrebbe ragionare, ma sarebbe uguale alla formula della Coppa Italia, perdendo il gusto delle partite nelle serie playoff”

Club con mecenati
“Se parliamo di basket, in tutta Europa c'è mecenatismo e rappresenta la via principale di sostentamento. La torta dei ricavi di una società professionistica è legata a botteghino, diritti tv e ricavi commerciali. Sono tutti intercollegati, perchè se hai un impianto ampio ti permette maggiori biglietti, e da lì trovare ulteriori ricavi come l'offerta di un prodotto televisivo migliore e maggiore appeal per gli sponsor. Ancora in Europa ci sono più mecenati, la sostenibilità va creata con il passare degli anni ma non dipende solo dalle società”.