LBA - Galanda su Pistoia: "Paschall non si discute. Maverick Rowan? Parlerà il campo"

LBA - Galanda su Pistoia: "Paschall non si discute. Maverick Rowan? Parlerà il campo"
© foto di Canu/Ciamillo

Gek Galanda ha parlato a La Nazione dopo il completamento del roster della Estra Pistoia Basket 2000 per la prossima stagione 2024/25. "Lo scorso anno ciò che saltava agli occhi che, a parte Della Rosa, nessuno aveva mai giocato in serie A ma come abbiamo visto non è stato un problema. Quest'anno la situazione è la stessa, ma è l'assetto che è diverso con più centimetri e chili rispetto alla squadra dell'anno scorso", ha detto Galanda, che ha poi analizzato tutti i reparti. Sui lunghi, con Silins e Brajkovic, parla di "giocatori che hanno grandi prospettiva di crescita".

Le ali: Childs e Paschall: "Childs ha già una buona esperienza del nostro campionato e anche in altre leghe. È un giocatore fisico, non un grande tiratore ma sicuramente uno che lotta. Paschall ha un curriculum che parla da solo, non arrivi a giocare in Nba per caso, deve ritrovare la condizione migliore ma il giocatore c'è e non si discute".

Altro tema, quello degli esterni e di Maverick Rowan, figlio del presidente Ron. "Maverick non ha uno storico importante, ma se Ron ha deciso di compiere questa scelta significa che conosce bene le potenzialità del figlio. Sinceramente posso capire le tante domande che si pongono le persone, ma a me non piace parlare a prescindere, sarà il campo a parlare come sempre. Per quanto riguarda Forrest ci si aspetta molto da lui, se lo inseriamo in una ipotetica leadership ideale vediamo se sarà lui o Paschall a ricoprire questo ruolo. Non dimentichiamoci poi di Benetti. Dargli fiducia in ottica di affidabilità e capacità di stare in campo è stata una scelta giusta". E sulla mancanza di un tiratore, ammette: "È vero, la mancanza di un tiratore è una critica che si può muovere a questa squadra. Sicuramente non apriremo molto le difese, vediamo se la scelta pagherà o meno. Avremo un gioco maggiore in area e duro in difesa e dovremo concedere pochi possessi agli avversari...".