LBA - Bertram Derthona, Baldasso: "A fine carriera farò come Roberto Baggio..."

LBA - Bertram Derthona, Baldasso: "A fine carriera farò come Roberto Baggio..."
© foto di Degaspari/Ciamillo

Tommaso Baldasso, playmaker della Bertram Derthona, ha parlato di se stesso, ormai ex giovane speranza italiana, e della qualità diffusa nella squadra allenata da Walter De Raffaele in una intervista pubblicata oggi sul Corriere dello Sport.

Imparare a sfruttare la nostra profondità. “È una squadra che De Raffaele ha potuto costruire in estate e non ha trovato fatta come successo quando è subentrato nella scorsa stagione, quando comunque il potenziale è stato sfruttato al massimo. Così il roster è stato allungato ed è cresciuta di molto la qualità. Siamo profondi e, pur rispettando la filosofia di Walter, possiamo cambiare pelle e trovare soluzioni diverse. Il campionato fino ad oggi dice che c'è tanto equilibrio e che noi siamo in alto. Dobbiamo però acquisire la massima continuità. Certo l'idea è che tante squadre possono cullare ambizioni. Le cose saranno più chiare tra qualche settimana quando certi valori si saranno stabilizzati”.

Tommaso ha anche fatto punto sulla sua stagione finora. “A furia di sentirmi dire il giovane Baldasso... il tempo è passato anche per me e sono invecchiato. Sto facendo i conti con un problema alla schiena. Ho una protrusione alla colonna che mi da molto fastidio. Mi sveglio alla mattina e non so mai che giornata sarà. Io credo tantissimo nel lavoro in palestra, per migliorare ma anche per prevenire qualsiasi tipo di infortunio. Non sono uno che si spaventa se succede qualcosa di brutto. A Milano ebbi una frattura alla mano destra, quella con cui tiro. Mi misero 14 viti, una specie di robocop insomma. Non ho pianto su me stesso e sono tornato più forte di prima. Spero ora di risolvere il problema attuale per poter dare il cento per cento”.

A fine carriera, Baldasso sa già cosa farà. “Per come sono fatto mi vedo come un Roberto Baggio. Suona la sirena dell'ultima partita e mi ritiro lontano dalla pallacanestro alla ricerca di un po' di pace. Se mi dovesse mancare la palestra vorrei fare qualcosa per i ragazzi di club meno titolati, aiutarli a trovare una strada per emergere. Ci penserò tra qualche anno. Ora mi diverto ancora a giocare con la Bertram. E magari vincere”.