Sassari - Casale Monferrato giocata in sala stampa

09.10.2011 22:11 di  Erika Gallizzi   vedi letture
Sassari - Casale Monferrato giocata in sala stampa

Sala stampa molto affollata oggi al PalaSerradimigni di Sassari, per ascoltare le voci dei protagonisti. Il primo ad arrivare è il coach padrone di casa, Meo Sacchetti: “Si può dire buona la prima. Un po’ di tensione all’inizio e si è visto dai tiri che abbiamo sbagliato, specialmente nel primo tempo, e i tiri liberi. Un po’ di nervosismo. Per noi tenere l’altra squadra a 25 punti è stato molto importante, perché ci ha dato fiducia. Nel secondo tempo entrambe le squadre  hanno fatto più canestro da tre punti, poi la partita si è sciolta. Abbiamo fatto degli errori, ma oggi non voglio soffermarmi sui pregi né sui difetti. Gli errori in una partita di pallacanestro si fanno, a volte si equilibrano, a volte si sommano. In certo momenti abbiamo avuto anche molta pazienza. Abbiamo trovato un grande Travis Diener, che si trova in una condizione fisica molto migliore rispetto a quella dell’anno scorso e sta facendo vedere cose che, l’anno scorso, ha fatto solo a sprazzi. Bellissima cornice di pubblico, alla prima, contro Casale Monferrato e non una squadra che ha più ascendente tipo Milano o Siena. Il fatto che il pubblico ci abbia seguito e ci segua per noi è importante”.
Gli viene fatta una domanda sui due pivot, Metreveli e Benson: “Se penso che Metreveli fino ad ora ha giocato solo degli sprazzi in Legadue, sono molto contento. L’altro deve ancora capire dov’è in certe situazioni, è molto tecnico e a volte vuole giocare più di finezza che di forza, è un po’ una sua caratteristica, però bisogna fargli capire che il campionato italiano è più duro del college americano”. 
E’ stata poi la volta dell’allenatore della Novipiù, Marco Crespi: “Abbiamo esordito in Serie A con una partita più di emozione che non di energia. Ma non di quella emozione che si trasforma in energia, ma di quella che costituisce un elemento di distrazione. Abbiamo fatto un ottimo primo quarto, cercando di guardare a come limitare l’attacco, che ha tanto talento nei piccoli, di Sassari. Ci siamo riusciti bene, non siamo stati concreti in attacco nel cercare di mettere in difficoltà Sassari che non stava attraversando un buon momento né di tiro né di esecuzione. Credo che il rammarico di questo primo quarto sia stato quello di essere stati dentro la partita in difesa, ma non lo siamo stati collettivamente in attacco. Poi Sassari ha controllato la partita guadagnando la doppia cifra di vantaggio nell’ultimo minuto del secondo periodo. Credo che questi quaranta minuti ci siano serviti per capire che bisogna andare oltre alla partecipazione emotiva, ma arrivare alla partecipazione di energia in questo campionato”.
Dopo i protagonisti delle panchine, la chiusura della conferenza è stata lasciata ai protagonisti del campo.
Per Sassari, Jack Devecchi, che ha giocato con un vistoso bendaggio su un polpaccio, si è dichiarato soddisfatto della prova fornita dalla squadra: “La prima partita di campionato non è mai facile. Siamo riusciti ad esprimere la nostra pallacanestro, a difendere, a tenere gli avversari a 58 punti, che è una buona cosa. Casale è una buonissima squadra, con dei buonissimi tiratori, anche se la loro percentuale dai tre punti è stata del 25%. Se noi riusciamo a difendere così e giocare di squadra come vuole il coach, le partite si mettono sui giusti binari e riusciamo a portare a casa anche vittorie importanti. Ed oggi partire bene, col piede giusto, era importante”.
La parola è poi passato all’ala della Junior Giancarlo Ferrero: “Eravamo sicuramente molto carichi. Per molti era la prima partita in Serie A, penso che all’inizio abbiamo cercato di limitare il potenziale offensivo di Sassari, squadra a cui piace correre ed approfittare degli errori offensivi degli avversari. All’inizio ci siamo più o meno riusciti, poi abbiamo sbagliato qualcosa e verso la fine i nostri errori sono aumentati, cosa che ha fatto dilatare il divario, diventato importante. Dobbiamo migliorare e crescere come gruppo, metterci in palestra, riguardare gli errori e crescere insieme”.