FIBA, ora i giocatori pagano gli agenti ma le agenzie non ci stanno
Dal 5 dicembre del 2024 è diventata effettiva una nuova regola FIBA che ha cambiato totalmente il rapporto giocatore-agente-società. Dal 1° febbraio, infatti, i giocatori dovranno pagare direttamente i rispettivi agenti, e non saranno più i club a farlo. Un nuovo regolamento che secondo la FIBA andrebbe a rafforzare il rapporto giocatore-agente e soprattutto a evitare potenziali conflitti di interesse. La reazione delle agenzie non si fa attendere e in giornata è arrivato un comunicato congiunto tra le principali società di rappresentanza in Europa che definiscono come "sconvolgente" questa decisione da parte della Federazione Internazionale, soprattutto poiché è stata presa senza interpellare le parti coinvolte:
"In un recente mandato ricevuto dalla FIBA, siamo stati informati della decisione unilaterale della FIBA di modificare il modo in cui i club, i giocatori, gli allenatori e gli agenti conducono gli affari. Per chiarire la confusione creata, dobbiamo informare il pubblico che il suddetto cambiamento vieta completamente ai giocatori di decidere liberamente come preferiscono pagare le commissioni dell'agenzia (fino ad ora i giocatori potevano scegliere di chiedere al club di pagare la commissione dell'agenzia per loro conto, se lo desideravano). Questa decisione è stata sconvolgente per la totale mancanza di discussione, analisi delle sue implicazioni finanziarie e comprensione delle esigenze e dei diritti delle parti coinvolte. Inoltre, si tratta di una regolamentazione che va contro la libertà di contratto tra giocatori, agenti e club e che comporterebbe una violazione della libera concorrenza nel mercato del basket. Le più grandi agenzie in Europa, che rappresentano più di 2.000 giocatori professionisti, si sono unite chiedendo alla FIBA di avviare un dialogo significativo per evitare le gravi e negative implicazioni finanziarie che questo cambiamento avrà per i nostri giocatori. Crediamo fermamente che i problemi nell'ecosistema del basket debbano essere risolti con discussione e rispetto per le esigenze dei giocatori e degli allenatori. Il costo finanziario di tale cambiamento per i nostri giocatori e allenatori, così come la complessità nel modo in cui conducono gli affari, sarà significativo se tale norma verrà applicata. Ci aspettiamo che la FIBA reagisca positivamente alla necessità di dialogo, evitando decisioni unilaterali riguardo agli affari delle parti coinvolte".