Italbasket, Sacchetti su Pozzecco: «Si fa amare dai suoi giocatori: vale più di tanti aspetti tattici»
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Intervistato dal Corriere dello Sport, l'ex CT della Nazionale Meo Sacchetti ha parlato dell'Italbasket di oggi, chiamata dal 2 al 7 luglio al Torneo Preolimpico. Con lui alla guida, tre anni fa, l'Italia fece l'impresa battendo la Serbia a Belgrado. «Rispetto a tre anni fa è un gruppo più maturo che mostra uno spirito vincente. Anche sotto di 9 punti contro la Spagna, li hanno ripresi e vinto con carattere», dice Sacchetti. «Cosa mi sta piacendo di questa Nazionale? La coesione, la grinta, la voglia di spingere forte e la consapevolezza nei propri mezzi. Il test contro la Spagna era impegnativo, non è da tutti giocare con tanto ardore in casa loro, come se in palio ci fosse una qualificazione. Bella iniezione di fiducia».
Parlando dei singoli, Sacchetti aggiunge: «Melli sa giocare e comunicare come pochi. Un capitano vero. Poi c’è il talento di Gallinari, la fisicità di Abass, la maturità di Mannion, esploso quando guidavo l’Italia. Tonut è cresciuto molto. Spissu gode di maggiore spazio, mi fa piacere: nel 2021 veniva da un infortunio. Immaginiamo cosa sarebbe stata questa squadra con Fontecchio… Chi può fare la differenza? Pajola, difensore straordinario con un difetto: troppo altruista, pensa più alla squadra che a sè. Eppure i colpi per segnare li ha. Affiancato da campioni come Melli e Gallinari, preferisce lasciare il tiro a loro».
Sacchetti sul CT Gianmarco Pozzecco. «L’ho allenato, era vulcanico da cestista ed è rimasto tale da coach. Si fa amare dai suoi giocatori: questo vale più di tanti aspetti tecnici e tattici».