Joe Bryant, il ricordo di Ardessi e Grattoni: «Ciao Jellybean, sei stato unico»

Joe Bryant, il ricordo di Ardessi e Grattoni: «Ciao Jellybean, sei stato unico»

Su Il Messaggero Ed. Udine, Alberto Ardessi Giovanni Grattoni ricordano Joe Bryant, il padre di Kobe scomparso all'età di 69 anni. Ardessi ha giocato contro Bryant quando quest'ultimo era alla Viola Reggio Calabria. Il pensiero va a quella gara con Gorizia vinta dopo tre supplementari e terminata 138-128 nella quale lo statunitense segno 59 punti mentre capitan Ardessi, dall'altra parte, ne mise 57 con 15/21 da tre punti. 

«Mi ricordo bene quella partita – afferma Ardessi – anche perché a fine match ci bloccarono tutte le tv locali. C’era anche la Rai, mandò in onda un servizio alla Domenica Sportiva con Aldo Giordani. Io e Joe ci guardammo e dicemmo “qua non ci mandano più a casa”. Facemmo la doccia un’ora e mezza dopo. Fu una grande partita, arbitrata da Vitolo e Duranti, la miglior coppia di fischietti dell’epoca. Ero molto amico di Joe, d’estate facevamo spesso tornei insieme. Ho conosciuto suo figlio Kobe che aveva 10 anni. Joe era una bella persona, di grande compagnia».

Grattoni ha invece giocato con Bryant alla Pallacanestro Reggiana alla fine degli anni 80'. «In tanti dicevano che saremmo tornati in A2, ma Joe Bryant cambiò tutto. Fu un leader assoluto e ci togliemmo soddisfazioni indimenticabili. I critici sosteneva che Joe fosse un “mangiapalloni”, invece si rivelò un uomo squadra. Io e lui eravamo i principali terminali offensivi, non ci siamo mai pestati i piedi. A Joe spettavano i tiri decisivi, era quasi infallibile. Non solo ci salvammo, ma ottenemmo uno dei migliori risultati della Reggiana. Ricordo anche il piccolo Kobe, a fine allenamento scendeva in campo per sfidare noi giocatori nell’uno contro uno: perdeva e si arrabbiava, aveva una determinazione incredibile. Da papà Joe ha imparato molto, pur giocando in Nba avevo uno stile molto europeo»