EuroLeague - Olimpia Milano: è ancora lecito sperare nei playoff?
Questa sera arriva al Mediolanum Forum per la 28esima giornata quel Partizan Belgrado che a inizio stagione, dopo le prime partite tra cui quella vinta dall'Olimpia per 75-80 il 18 ottobre 2022 in Serbia, tanti avevano visto come un flop di quell'Obradovic che si ritiene a ragione, per il palmarès lunghissimo della sua carriera, il migliore dei coaches in attività. Bollito?
Eppure, con qualche correzione e tanto lavoro sui singoli (vedere la crescita del playmaker israeliano Madar, per esempio), la solidità con cui i vari Punter, Leday, Andjusic e altri giocano insieme da qualche anno (quello zoccolo duro che a tanti non piace), l'aver puntato su outsiders cui la maggior parte dei direttori sportivi non avrebbe scommesso un euro come Exum e Lessort è una miscela esplosiva che oggi vale i playoff ma che ci dà anche la sensazione che ci sia ancora margine di crescita per questo gruppo.
Abbiamo espresso in altre considerazioni che ci vogliono 20 vittorie per andare ai playoff. Da allora la classifica, con esclusione delle prime tre, non ha evidenziato distacchi impossibili tra le varie squadre, ma riteniamo sia una illusione pensare che bastino 18 vittorie per raggiungere l'obiettivo. Anche perché vorrebbe dire che l'equilibrio tra le squadre continuerà a regnare sovrano fino alla fine e quindi conteranno scontri diretti e differenza canestri. Non basterà vincere all'EA7 le partite, anche se bisogna provare a vincerle tutte.
Quella di stasera è una sfida che vale doppio: il Partizan (15-12) ha quattro vittorie in più di Milano (11-15) che deve recuperare verso la fine del mese una gara in un filotto di incontri ravvicinati da far tremare i polsi. Non è più tempo di fare calcoli, c'è da vincere. Le armi attuali sono nelle ragioni del filotto di cinque vittorie: la serenità ritrovata dopo la percezione del fallimento europeo del coach che si è riverberata sul gruppo, l'arrivo di un playmaker che ha rimesso - anche prima dell'esplosione personale - chiarezza nei ruoli e nelle posizioni in campo, il miglioramenti nell'intesa in campo tra i giocatori e qualche correzione tattica nell'alternarsi dei quintetti in campo. Certi problemi di fondo rimangono ineludibili come il poco tonnellaggio sotto le plance, e tra un po' ci sarà da gestire una inconsueta abbondanza con Shields che toglierà tanto tempo di gioco a Baron e Ricci. Ci piacerebbe dopo la 34a giornata di campionato poter gridare al miracolo, ci basterà comunque aver ritrovato la vera Olimpia.