NBA, Paul George contestato dai tifosi Clippers al suo rientro a Los Angeles

NBA, Paul George contestato dai tifosi Clippers al suo rientro a Los Angeles

Questa notte Paul George ha giocato la prima gara da ex a Los Angeles contro i Clippers. Un video tributo accompagnato da... i fischi dei tifosi presenti al Intuit  Dome. I suoi Sixers hanno perso per 110-98, con PG che ha realizzato 18 punti, 7 rimbalzi e 7/9 dal campo. George ha detto di aver apprezzato il video tributo e ha definito la franchigia dei Clippers “di prima classe”. Ma sulla reazione del pubblico: "È stupido. Voglio dire, ero un free agent, sapete cosa intendo? Non è che ho chiesto uno scambio o sono andato contro i Clippers. Ero un free agent. La squadra mi ha presentato una proposta che era favorevole alla squadra e io ho fatto ciò che era meglio per me in quella situazione. Ci sono stati anche gli applausi. Li ho apprezzati. Sono quelli per cui ho giocato duramente. I fischi non li ho capiti. Non li capisco ancora quando torno a Indy, ma è così. È lo sport. Non vedo l'ora di tornare qui l'anno prossimo e di ricevere altri fischi”.

George ha giocato cinque anni ai Clippers e in estate ha deciso di firmare un contratto al massimo salariale da 212 milioni in quattro anni con Philadelphia. Con i losangelini la trattativa non è arrivata a conclusione. Dopo la sua partenza, una parte della tifoseria dei Clippers si è irritata per i commenti che ha fatto nel suo podcast, “Podcast P with Paul George”, quando ha descritto il ritorno a Los Angeles, sua città natale, per unirsi ai Clippers come se fosse nella “squadra B”, perché tanti tifosi dei Lakers gli dicevano che avrebbe dovuto unirsi ai Lakers.